MANTOVA – Un verdetto inedito e controverso quello del match tra il saviglianese Stiven Leonetti e il fiorentino Leonardo Balli, nella riunione di venerdì 13 novembre. Entrambi i mediomassimi ci erano arrivati da imbattuti e tali sono rimasti: pareggio. Un’equità difficile da digerire per il nostro, e in questo giudizio non c’è (bieco, prevedibile, obbligato) campanilismo. «Forse gli arbitri non se la sono sentita di decretare un vincitore che ai punti sarebbe stato Stiven, su questo non c’è dubbio», ha commentato il suo maestro, Tony Dalmasso. C’è un episodio che ha condizionato il match e la prestazione di Leonetti: la vistosa spaccatura all’arcata destra per una testata involontaria dell’avversario alla terza ripresa, che peraltro Leonetti stava vincendo, dopo una prima di studio e una seconda a leggero appannaggio di Balli. Non fosse stato per l’abile mano del massaggiatore Roberto Cirelli, che avrà fatto andare una ventina di dosi di adrenalina per tamponare la ferita profonda, Stiven avrebbe perso per abbandono: il medico è salito due volte sul ring per controllare se era in grado di proseguire. Scontata la risposta. Dall’occhio destro, però, il boxeur saviglianese non ci vedeva più e Balli lo ha sorpreso con un gancio sinistro che lo ha mandato giù, ed è partito il conteggio. Nella quarta ripresa e ancora nella quinta, è invece toccato al toscano piegarsi sul ginocchio, ma ambo le volte l’arbitro si è immediatamente frapposto tra i due pugili. Il mancato conteggio ha irritato non poco l’angolo rosso, impedendo a Leonetti di avere altri punti a favore. Sua anche la sesta ripresa, sebbene fino all’ultimo l’avversario abbia cercato di approfittarne tenendo alti i gomiti per riaprirgli la ferita. Stiven l’ha presa con filosofia: «Non è andata come pensavo, ma tutto fa esperienza. Balli si è confermato bravo tecnicamente ma un po’ troppo smaliziato e cattivello. Dopo che gli ho fatto sentire il fisico e il mio destro, era titubante ad attaccare e da un certo punto in poi tirava solo ad entrare con la testa». Dalmasso recrimina non tanto per la testata («Ci sta, può capitare, fa parte del gioco, ho combattuto anch’io»), ma per una prestazione non al massimo del suo pugile: «Stiven ha disputato tutto sommato un buon match, sicuramente ha fatto di più dell’altro ma gli è mancata l’esplosività, non ha dato tutto. Era lui a condurre le danze, andava sugli spostamenti, ha solo sbagliato alcune rotazioni prendendo qualche gancio, anche perché dalla parte destra non ci vedeva ». Benché discutibilmente salomonico, il verdetto ha giovato a Stiven, che sale ora dal 13° al 9° posto nel ranking italiano, mentre la posizione di Balli, che era davanti, in virtù del pari resta invariata.
Approfondimento Venerdì 20 Novembre 2020 16:20 Savigliano Boxe