SAVIGLIANO - Dopo il confronto
con i rappresentanti interni
alla fabbrica, i sindacati provinciali
hanno chiesto un incontro alla
direzione aziendale di Alstom
per confrontarsi sul futuro dello
stabilimento di Savigliano, dopo
il ricorso alla cassa integrazione
che ha coinvolto i reparti di lastratura
e verniciatura.
La preoccupazione delle sigle
sindacali (che nei prossimi giorni
si confronteranno con i dirigenti
della multinazionale all’Unione
Industriale di Cuneo) è che, nonostante
un portafoglio ordini significativo,
Alstom sia intenzionata
a dirottare alcune produzioni
su stabilimenti “low cost”, come
quelli polacchi o indiani.
Una prima conseguenza del
matrimonio con Bombardier che
ha portato la direzione a rivedere
le proprie strategie sullo scacchiere
internazionale?
Il timore dei lavoratori è che,
al di là di scelte dettate dall’esigenza
di ottimizzare le economie
di scala, si impoverisca il know
how dello stabilimento saviglianese,
sulla falsariga di quanto
accadde anni fa con i carrelli.
«Sul lungo periodo - dicono i
sindacati - se si perdono professionalità
di saldatura e verniciatura,
anche solo temporaneamente
concentrate altrove, sarà
difficile recuperarle».
Che ruolo avrà l’ex Ferroviaria
nel maxi scenario della nuova
Alstom? È quello che sostanzialmente
si chiedono tutti.
Attualità Mercoledì 12 Maggio 2021 13:00 Savigliano