SAVIGLIANO - Nonostante il maltempo avesse
messo a dura prova la raccolta della
frutta estiva e, in particolare, quella
delle pesche, anche quest’anno alcuni
migranti sono arrivati nella nostra
zona in cerca di un lavoro stagionale
e, per questo motivo, molti
Comuni del cuneese si sono organizzati
per allestire dei piccoli villaggi
e per fornire ai ragazzi aiuti, ma soprattutto
un tetto sotto cui stare.
«Quest’anno a Savigliano ci siamo
potuti muovere con maggior anticipo
rispetto all’estate passata, anche
grazie ad una collaborazione
tra città che, sui 34 interessati dalla
raccolta di frutta, è passata dal contarne
7 a 10 e ad una nuova Prefettura
che si è subito fatta trovare
pronta - racconta Antonino Rimbici,
consigliere delegato alla questione
migranti, durante un veloce tour del
piccolo villaggio –. Ad oggi accogliamo
5 ragazzi provenienti dal
Mali, dal Senegal e dal Ghana, ma
con l’inizio della stagione delle mele
contiamo di raggiungere la massima
capienza di 15 abitanti, numeri a
cui, rispetto allo scorso anno, saremo
e siamo già preparati a far fronte.
Rispetto al Covid obblighiamo chiunque
entri nel villaggio a sottoporsi
ad un tampone e consigliamo caldamente
di ricevere il vaccino, visto
anche che grazie agli sforzi delle
associazioni siamo riusciti a far inserire
la categoria dei migranti “della
frutta” tra quelle con più bisogno».
Il centro, lungo il Mellea nella
zona di via Alba, è formato da alcune
baracche temporanee con una capienza
massima di 15 posti letto,
un locale per i servizi, una cucina
gestita autonomamente dai migranti
e una sorta di salone coperto da un
gazebo che viene usato soprattutto
come zona relax e per i pasti.
Attualità Domenica 5 Settembre 2021 9:00 Savigliano