SAVIGLIANO - “Non si può non restare colpiti
dalle sue figure, dal tormento e
dall’angoscia che a volte si emana
da esse. E di fronte ai suoi quadri
mi è venuto in mente che le sue
opere rappresentano benissimo
tutta l’inquietudine del ‘900, con i
suoi drammi e le sue conquiste,
le sue contraddizioni e le sue tragedie.
Le sue opere potrebbero
tranquillamente diventare il manifesto
del “secolo breve” che
Damiano ha saputo interpretare
dando forma al colore armonizzandolo
con grande sapienza ai
suoi personaggi ed ai suoi paesaggi”.
Queste le parole del sindaco
di Savigliano Giulio Ambroggio
sulla mostra “Bernard Damiano,
dal Piemont a Paris - dal Piemonte
al Parigi”, che si terrà dal 18 settembre
al 7 novembre nelle sale
del Museo Civico e Gipsoteca
Calandra. L’esposizione vuole essere
un segnale di ripartenza per
le attività culturali e turistiche del
territorio, settori tra i più colpiti
dall’emergenza sanitaria, e rientra
nella rassegna “Alpi dell’Arte”, iniziativa
nata nel 2013 che propone
mostre di artisti legati alle alpi
italiane.
La mostra è un omaggio ad
un artista poco noto nel panorama
italiano, Bernard Damiano (1926
– 2000), nato vicino a Cuneo ma
che ha sviluppato la sua opera
pittorica principalmente all’estero
tra Nizza e Parigi, con alcuni
ritorni temporanei a Sanremo e
Milano.
Allestita al Refettorio del Museo
Civico, la mostra è composta
da una trentina di opere pittoriche
che ripercorrono tutte le fasi artistiche
del Maestro.
Si parte dal primo periodo,
1970/1975, quando era ancora
forte in Damiano l’influenza del
movimento pittorico parigino definito
CoBrA, per passare poi,
con la sezione più corposa della
mostra, al periodo più felice e
pittoricamente fervido di Damiano
tra il 1985 / 2000 dopo la grande
esposizione organizzata per lui a
Milano nel 1986 dallo stesso Giovanni
Testori presso la Compagnia
del Disegno. Le opere di questo
periodo trattano tre temi pittorici:
Paesaggi, Nudi, Temi religiosi.
L’ultima parte della mostra
raccoglie le opere fatte dopo il
1990, quando Damiano ebbe un
ritorno ad una religiosità spesso
influenzata dalla letteratura popolare,
dai vangeli apocrifi e che
seppe trasmettere attraverso grandi
e piccole opere, sia ad olio
che guaches di grande effetto.
Petra Senesi, assessore alla
Cultura, si sofferma sull’importanza
che ha questa mostra per
far conoscere Damiano Bernard:
«Sono passati un po’ di mesi
da quando abbiamo iniziato a
pensare a questa mostra: è stato
strano pensare all’organizzazione
di questa mostra in piena zona
rossa, con il Museo Civico chiuso
e poche iniziative in atto e tutte
online. Ma proprio in quel momento
ci è arrivata una proposta
interessante da cogliere al volo:
poter portare un artista eccellente
ma ancora troppo poco conosciuto
nella nostra zona».
Bernard Damiano è presente
in molti cataloghi e testi critici di
grandi critici d’arte – Martina Corgnati,
Giovanni Testori, Giorgio
Severo, Francesco Frangi, Luca
Beatrice e molti altri – e ha esposto
in tutto il mondo dal Canada a
Cipro, da Mosca a Milano, Malta,
Parigi, Nizza e Sanremo.
Una
sua statua raffigurante il vescovo
Fulbert erge davanti alla Cattedrale
gotica di Chartres, nella
Valle della Loira, commissionata
del Governo Francese.
La mostra rientra nelle giornate
di “Restitussion” (vedi pag.
22), con la possibile visitare la
Confraternita dell’Assunta e l’ex
convento di Santa Monica.
L’inaugurazione sarà sabato
18 settembre alle 17. Orari: da
martedì a venerdì su prenotazione,
sabato e domenica 10 - 13 e
15 - 18,30. Ingresso gratuito
Informazioni: 0172/712982 -
0172/717545 o sul sito internet
www.comune.savigliano.cn.it
Eventi Giovedì 16 Settembre 2021 13:00 Savigliano