RACCONIGI - Anche sul territorio locale, si
riflettono le difficoltà che si riscontrano
a livello regionale e
nazionale nel comparto turistico.
In questi ultimi mesi, in cui
l’emergenza sanitaria è tornata
a colpire in modo violento, ne
hanno risentito le realtà culturali:
i visitatori inevitabilmente diminuiscono,
così come le scolaresche
e i gruppi organizzati.
Secondo i dati dell’Osservatorio
Culturale del Piemonte, nei
primi otto mesi del 2021 i 50
musei del Sistema Museale Metropolitano
di Torino (di cui fa
parte il Castello di Racconigi)
hanno registrato in generale un
meno 20 per cento rispetto al
2020 e un meno 76 per cento di
visitatori rispetto al 2019.
Il 2021 era iniziato con la
conferma della chiusura dei musei,
misura prevista per far fronte
all’emergenza Covid, che già
aveva caratterizzato buona parte
del 2020 e che si è protratta per
i primi 4 mesi del 2021, poi i musei
hanno potuto riaprire al pubblico,
ma solo nei giorni feriali.
La ripresa delle attività anche
nei week end è stata possibile
da giugno. In particolare, per la
residenza reale di Racconigi, i
giorni di apertura, solo su prenotazione,
sono ancora dal giovedì
alla domenica.
Ciò nonostante, considerato
il periodo, i risultati sono abbastanza
positivi: secondo i dati
dell’Ufficio Turistico, che da febbraio
conta di trasferirsi a palazzo
Pochettino, rispetto al 2020,
quando i flussi turistici del mese
di agosto si erano completamente
azzerati per l’emergenza sanitaria,
nel 2021 si è tornati a registrare
visitatori.
Il lieve positivo movimento
legato al periodo estivo, alle visite
in Castello e ai nuovi percorsi
proposti dalla residenza reale è
di nuovo diminuito nei mesi invernali,
sempre a causa della
pandemia. È chiaro che il passaggio
in città risulta più difficile
degli anni passati, con i musei
chiusi per mesi.
Nonostante il riscontro positivo
dell’estate, in cui i visitatori
in castello (come numero di biglietti)
nei mesi centrali di giugno,
luglio, agosto e settembre sono
stati quasi 13.000, si può comunque
affermare che i risultati
sono molto distanti da quelli del
periodo pre-pandemico. Spiega
la responsabile Nadia Lovera:
«Tenendo conto che a inizio anno
ci sono stati alcuni mesi di chiusura,
i visitatori transitati in ufficio
turistico sono stati circa 500,
quasi totale l’assenza di gruppi
organizzati. Scuole pressochè
assenti, tranne un gruppo a settembre
e alcune classi degli istituti
superiori di Racconigi. Gli insegnanti
sono in difficoltà a proporre
le visite e gli stranieri sono risultati
pochissimi. Le provenienze che
abbiamo intercettato sono state
dal Piemonte e soprattutto dal
torinese, qualcosa in più dalla
zona di Alessandria, Lombardia
e Veneto e qualcuno dalla Toscana
».
Attualità Martedì 8 Febbraio 2022 17:00 Racconigi