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Dopo 13 ko, alle Pantere il derby

Nel turno infrasettimanale, l'Amatori ha la meglio sui Gators Dopo 13 ko, alle Pantere il derby

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SERIE D 

FUTURS SERVICE SAVIGLIANO 60
VM SERVICE GATORS 57
21-14, 14-17, 11-17, 14-9

Savigliano: Fasson 12, Bertello, Giordano, Giannotto 8, Testa 9, Brero 4, Mondino 9, Sales 2, Alladio 2, Bono n.e., Miretti 4, D’Amelio 10. All. Testa
Gators: Marengo 4, Bianco n.e., Nasari 25, Testa 8, Cerutti 6, Nicola S. n.e., Nicola A. 4, Zuccarelli 8, Davicco n.e., Robasto 2, Bertaina. All. Mondino

SAVIGLIANO – Nel derby della palla a spicchi si leva un ruggito. Non accadeva da 13 edizioni, l’equivalente di sei stagioni e mezza (dalla 2015/16): da tanto perdurava la dittatura dei Gators. Le Pantere fanno propria la stracittadina dopo che all’andata avevano toccato il loro punto più basso (-32) nella storia di questa rivalità. Un successo maturato in casa, in un PalaFerrua con il 35% di pubblico (ancora per poco, si spera), al termine di una gara non spettacolare (solita figura retorica della “litote”) ma tutto sommato corretta, spezzettata e parca nel gonfiare la retina ma con un finale elettrizzante. La perenne zona predisposta da coach Roscoe ha imposto il contesto e imbrigliato il team di Giò Mondino, incappato nella serata no di alcune pedine fondamentali come Marengo e Zuccarelli, e con il play Cerutti presto limitato dai falli, fattore che ha sovraccaricato il lavoro di Nasari. E in difesa la mancanza di un gladiatore come Fissore si è fatta sentire. 

Una tripla di Ciollo Mondino (6-7) avviava la fuga in avanti dei padroni di casa alimentata dal dinamismo di D’Amelio; un buon giro palla portava Fasson a segnare in post basso e Brero con un layup rovesciato. Nel secondo quarto (subito una tripla di Fasson, poi del “lupo” Testa) il vantaggio cresceva fino al +10 (30-20). Gli alligatori riemergevano a poco a poco con un buon momento di Vitto Testa in attacco e con il solito Nasari che, capitalizzando i liberi, ricuciva fino al -2 di inizio terzo periodo (35-33) e, nonostante il 40-33 (bomba di Giannotto, inserimento e mano sotto di D’Amelio), completava il sorpasso prima di andarsi a giocare l’ultima decina (46-48). La suspense diventava l’ingrediente principale, sul tabellone variazioni di un punto o una pericolante parità. Risolutiva era la freddezza in lunetta di Giannotto con un doppio 2/2, il secondo a 3’’80 dalla sirena di chiusura. 

Euforico, va da sé, e lucido coach Enrico Testa: «Ci sentiamo un po’ come il Toro che con la Juve non vince mai, ma quando succede è festa grande. Noi abbiamo pochi punti nelle mani e l’unico modo per vincere con i Gators era concederne ancora di meno a loro. Ci siamo riusciti grazie a una zona 3-2 per 39’ e 56’’, nei restanti 4 secondi ci siamo accoppiati a uomo con l’ordine di non fare fallo. Noi difendiamo sempre a uomo, ma avrebbe dato un vantaggio enorme a Marengo con Nasari che sa passargli la palla. A zona ti esponi al tiro da fuori ma sei più coperto dentro. Alla fine ho visto i miei ragazzi piangere di felicità». L’autocritica e la sportività del collega Mondino: “A prescindere dal risultato, una brutta partita in generale, una delle peggiori che mi ricordi. Noi non al meglio e deficitari sui tiri da fuori, loro invece con buone percentuali. Stavolta i complimenti vanno ai cugini”. 

g.g. – foto di e. gaviglio

Giovedì 10 Febbraio 2022 11:50 Savigliano Basket


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