Da sette mesi il saviglianese Marco Sandrone, 40 anni, è il responsabile del progetto di Medici senza Frontiere nella provincia del Nord Kivu, area nella Repubblica Democratica del Congo, paese dov’era già stato nel 2019 per supportare la gestione in un ospedale ai confini con la Repubblica Centrafricana. Nell’organizzazione dal 2016, Sandrone ha lavorato a Haiti, in Sierra Leone, in Sudan, in Etiopia e in Grecia, sull’isola di Lesbo, dov’era responsabile del progetto all’interno del più grande campo profughi di tutta l’Europa.
«Al di là di motivazioni ufficiali dei ribelli - racconta - le guerre sono per il controllo del sottosuolo, alimentate da Stati e multinazionali dell'industria estrattiva».
L'intervista sul Corriere in edicola
Attualità Giovedì 22 Giugno 2023 7:00 Savigliano