La crisi del mercato dell’auto si ripercuote sul bilancio della Provincia. Le entrate nelle casse dell’ente presieduto da Luca Robaldo sono passate dai 46,7 milioni del 2021 ai 41,5 milioni dello scorso, proprio a causa della riduzione delle compravendite di vetture da cui dipendono l’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e i proventi dal mercato assicurativo (Rca), oltre alla tassa sui rifiuti (Tefa), unica in aumento. L’Assemblea dei sindaci che si è riunita in Provincia nei giorni scorsi ha espresso parere favorevole sullo schema di rendiconto dell’esercizio finanziario; la relazione tecnica è stata affidata dal presidente Luca Robaldo al consigliere provinciale delegato Mauro Astesano. Altra nota dolente, segnalata da Astesano, riguarda i trasferimenti dallo Stato: si tratta, in sostanza, di somme riconosciute per lo svolgimento delle funzioni fondamentali che dovrebbero garantire la copertura integrale dei costi in attesa del pieno avvio del federalismo fiscale. L’importo riconosciuto alla Provincia di Cuneo comprende il fondo sperimentale di equilibrio e altri specifici importi per compensare il minor gettito Ipt e l’incremento del costo totale di energia elettrica, per un totale di 12 milioni di euro circa. Ma le leggi di bilancio, in seguito all’aggravarsi della crisi economica e finanziaria del Paese, hanno previsto un obbligo forzoso di rimborso della Provincia a favore dello Stato pari a circa 20 milioni con trasferimento negativo (a favore dello Stato) pari a circa 7,5 milioni di euro. «In sintesi – ha sottolineato Astesano – a fronte di una capacità fiscale più che sufficiente a coprire i fabbisogni del territorio, il concorso alla finanza pubblica erode totalmente le risorse che potrebbero essere a disposizione ». I trasferimenti che arrivano dalla Regione sono vincolati alle funzioni specifiche trasferite e raggiungono in totale circa 7,9 milioni di euro. Servono a pagare il personale trasferito e le funzioni delegate, salvo specifici contributi per diritto allo studio e attività in ambito agricolo, ittico e venatorio. Poco meno di 4 milioni di euro riguardano i trasferimenti per canoni idrici che, in seguito ad una legge regionale 19/2020, devono essere utilizzati, d’intesa con la Regione, per la messa in sicurezza, manutenzione ordinaria e straordinaria, ripresa della pavimentazione bitumata e recupero della viabilità nei territori dei comuni totalmente montani.
Attualità Martedì 1 Agosto 2023 15:00 Savigliano