“Il Governo Italiano, riconosciuta
la impossibilità di continuare
la impari lotta contro la
soverchiante potenza avversaria,
nell’intento di risparmiare ulteriori
e più gravi sciagure alla
Nazione, ha chiesto l’armistizio
al generale Eisenhower, Comandante
in capo delle forze Alleate
anglo-americane. La
richiesta è stata accettata…”
Così gli italiani la sera dell’8
settembre 1943, vennero a sapere
della firma dell’armistizio.
Il giorno dopo il capo del Governo,
generale Badoglio, il re
ed alcuni alti funzionari dello
Stato, lasciarono Roma per recarsi
prima a Pescara e poi a
Brindisi sotto la protezione degli
anglo americani che, sbarcati in
Sicilia nel mese di luglio, avevano
già liberato il sud della Penisola.
La tragedia è che questa
fuga ingloriosa avvenne senza
che all’esercito italiano venissero
impartite disposizioni precise
su cosa fare e come agire.
La risposta degli ex alleati tedeschi
fu immediata: Roma
venne immediatamente occupata
dopo duri combattimenti
contro reparti dell’esercito italiano
a cui si unirono molti semplici
cittadini romani: questo fu il
primo fatto di armi della Resistenza
agli occupanti.
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Attualità Venerdì 8 Settembre 2023 15:00 Savigliano