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80 anni dal settembre 43

Abbiamo chiesto al professor Giulio Ambroggio di ricostruire i passaggi cruciali che condussero l'Italia fuori dal secondo conflitto mondiale 80 anni dal settembre 43

“Il Governo Italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto l’armistizio al generale Eisenhower, Comandante in capo delle forze Alleate anglo-americane. La richiesta è stata accettata…” Così gli italiani la sera dell’8 settembre 1943, vennero a sapere della firma dell’armistizio. Il giorno dopo il capo del Governo, generale Badoglio, il re ed alcuni alti funzionari dello Stato, lasciarono Roma per recarsi prima a Pescara e poi a Brindisi sotto la protezione degli anglo americani che, sbarcati in Sicilia nel mese di luglio, avevano già liberato il sud della Penisola. La tragedia è che questa fuga ingloriosa avvenne senza che all’esercito italiano venissero impartite disposizioni precise su cosa fare e come agire. La risposta degli ex alleati tedeschi fu immediata: Roma venne immediatamente occupata dopo duri combattimenti contro reparti dell’esercito italiano a cui si unirono molti semplici cittadini romani: questo fu il primo fatto di armi della Resistenza agli occupanti.

L'articolo completo sul Corriere di questa settimana

Attualità  Venerdì 8 Settembre 2023 15:00 Savigliano  


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