Polverone dopo l’abbattimento
del martinetto di Levaldigi, ultimo
esempio di fucina pre-industriale,
che si trovava a ridosso della
bealera dal Molino, derivazione
del torrente Mellea.
Ai commenti dei cittadini (alcuni
dispiaciuti della demolizione,
altri rammaricati che nessuno si
sia occupato della sorte di questo
edificio fino all’altro giorno), si è
aggiunta una dura lettera (pubblicata
integralmente a pagina
15) da parte delle associazioni
ambientaliste cuneesi (Pro Natura
Cuneo, Legambiente Cuneo, Cuneo
Birding e Italia Nostra Cuneo)
che, prendendo a prestito l’abbattimento
dello storico martinetto,
accusa il Comune di «non aver
mai adeguato il piano regolatore
e le norme attuative al piano territoriale
provinciale e al piano
paesistico regionali, […] ai quali
doveva adeguarsi già da un decennio
».
I presidenti provinciali delle
associazioni, oltre a lamentarsi
della demolizione della «memoria
storica» rappresentata dall’edificio
di Levaldigi (risalente nelle sue
parti più antiche al ‘600) per un
«disinteresse collettivo», chiede
conto alle Amministrazioni che si
sono succedute negli ultimi dieci
anni di non aver vigilato sull’operato
dell’Urbanistica, senza adeguare
gli strumenti urbanistici a
leggi e piani sovracomunali.
Attualità Mercoledì 10 Gennaio 2024 15:00 Savigliano