Temperature anomale e precipitazioni
violente. Le nostre
estati assomigliano sempre più
a quelle tropicali, con periodi di
siccità alternati ad acquazzoni
improvvisi e distruttivi. Un clima
surriscaldato ideale per la sopravvivenza
di specie animali
sconosciute a queste latitudini.
Animali che possono trasformarsi
in vettori di malattie, rappresentando
un rischio per la popolazione.
Di cambiamento climatico e
salute si sta occupando Giovenale
Moirano, trentaduenne saviglianese,
laureato in Medicina
all’Università di Torino, un dottorato
in Epidemiologia e oggi
membro del team del Bsc-Cns
(Barcelona Supercomputing Center),
centro di ricerca spagnolo
che si occupa anche di studiare
– utilizzando complicati modelli
matematici e statistici – le possibili
diffusioni di malattie nel mondo.
Dopo esperienze in Inghilterra
e Kenya (dove ha analizzato gli
effetti del cambiamento climatico
sulle condizioni di vita di una
popolazione semi-nomade), Moirano
si sta specializzando nell’individuare
le relazioni causaeffetto
tra il surriscaldamento
globale e l’insorgenza di nuovi
problemi di salute. Giovedì scorso,
in una troppo piccola sala
del circolo saviglianese del Pd
per ospitare tutti gli interessati,
ha fatto una rapida panoramica
sul problema.
Dottor Moirano, quanto l’ambiente influenza la salute delle persone? «Per numerose patologie, la relazione causa-effetto è evidente: è sufficiente pensare ai livelli d’inquinamento in atmosfera e all’insorgenza di malattie respiratorie. Anche i cambiamenti climatici sono, assieme alla globalizzazione dei mercati (con molte più merci e persone in viaggio per il mondo), una delle cause di nuove epidemie in luoghi dove un tempo non si sarebbero sviluppate ».
L'intervista completa sul Corriere di questa settimana
Attualità Mercoledì 24 Gennaio 2024 15:00 Savigliano