RACCONIGI - Aumenta ogni giorno di più il
disagio dei cittadini causato dalla
carenza di medici di base a Racconigi,
problematica che al momento
resta irrisolta.
Con la cessazione a novembre
scorso dell’attività ambulatoriale
da parte della dottoressa
Antonella D’Alesio e l’impossibilità
dei medici locali di aumentare il
numero massimo di assistiti previsto
dalla normativa, la situazione
si è ulteriormente aggravata.
Oltre 1500 pazienti sono
stati obbligati a rivolgersi a professionisti
esterni al territorio, localizzati
su Caramagna e Savigliano,
e alcuni tra questi non
hanno nascosto di aver avuto
delle difficoltà.
Non solo a raggiungere gli
studi, nel caso di anziani, persone
sole, con disabilità, vista l’impossibilità
a spostarsi autonomamente,
ma anche a fissare
un appuntamento o a comunicare
con il dottore a loro assegnato.
I consiglieri di opposizione
(lista civica Patrizia Gorgo sindaco),
che già a fine novembre
avevano tentato di fare luce sulla
questione, interrogando l’Amministrazione
su come intendeva
muoversi, sono tornati sull’argomento
e nei giorni scorsi hanno
inviato una lettera aperta al sindaco
Valerio Oderda (a pag. 13).
“In riferimento alla mancata
nomina di un medico di base
che sostituisca la D’Alesio - si
legge nella missiva - siamo a richiedere
nell’immediato la stipula
di una convenzione con un’associazione
di volontariato che
offra trasporti a tariffe agevolate
ai racconigesi che non sono in
grado di recarsi da soli all’ambulatorio
medico di competenza”.
Attualità Sanità Giovedì 25 Gennaio 2024 11:00 Racconigi