Tornate d’attualità, dopo la scelta di Bologna di sperimentarle per ridurre gli incidenti, a Savigliano sono realtà da 15 anni. Qui le “Zone 30”, le aree urbane da percorrere a velocità ridotta, esistono dal 2009, quando - anche grazie a un’iniziativa regionale - alcune città piemontesi (in provincia solo Fossano fu inserita in questo progetto) sposarono le tesi della mobilità lenta, privilegiando i cosiddetti “utenti deboli”, in un ribaltamento di prospettiva fino a quel momento minoritario. Furono individuate tre “zone 30”. L’intervento più massiccio riguardò la riconfigurazione della viabilità in zona Borgo Pieve, nei pressi della biblioteca: furono costruiti dossi artificiali per rallentare le auto in ingresso, posizionata la segnaletica verticale (e tracciata quella orizzontale), creati restringimenti di carreggiata. Le altre due zone a velocità ridotta: un tratto di via Torino e corso Matteotti. Qui furono messi solamente i cartelli, in attesa di eventuali finanziamenti. «I limiti di velocità sono validi tuttora - conferma l’assessore alla Viabilità, Federica Brizio -. Siamo abituati alle “zone 30” tanto da non prestarci più attenzione, ma è bene ricordarlo a tutti gli automobilisti. In questi anni le aree a velocità ridotta non sono state implementate ulteriormente, ma sicuramente saranno tenute in considerazione nel processo di revisione complessiva della viabilità saviglianese oggi in corso».
Viabilità Sabato 24 Febbraio 2024 7:00 Savigliano