Se è vero che in “patria” continuano
ad avere attenzioni altalenanti
(vedi l’odissea del tendone
che racconteremo dopo), i ragazzi
della scuola di circo (e non solo)
“Fuma che ‘n duma” come mettono
il naso fuori zona ottengono
successi e complimenti a scena
aperta.
Maxence è allievo 22enne di
una scuola europea, in pratica 8
ore di circo al giorno, 5 giorni su
sette.
Bene, a fronte di “Fuma che
‘n duma”, piccola scuola amatoriale
per giovanissimi con una
lezione alla settimana di un’ora
e mezzo, Maxence, svizzero, ha
scritto una lunghissima lettera di
elogi che riportiamo in minima
parte: “Mi avete lasciato tutti a
bocca aperta, mi sono stupito in
ogni momento di ciò che siete
capaci di fare e della purezza
con cui avete trasmesso ciò che
avete imparato […]. Tutti voi
avete un livello assolutamente
impressionante per il luogo in
cui vi trovate. Non ho mai visto
un livello così alto di tecnica da
parte di una scuola amatoriale
(mi chiedo se questa parola abbia
senso per la vostra realtà) […]. I
vostri corpi sono i vostri strumenti
e voi ce lo avete dimostrato”.
Questo in Svizzera, ad un
festival internazionale biennale
con giovani circensi dalla Francia,
dal Belgio, dalla Spagna, dalla
Svizzera e dal Libano dove, a
detta di tutti, la cosa migliore del
festival e potersi trovare con gli
italiani (il termine “italiani” vuol
esclusivamente dire “Fuma che
‘n duma”, visto che è l’unica
scuola di circo partecipante dalla
penisola).
Associazioni Attualità Martedì 28 Maggio 2024 7:00 Savigliano