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Un orto solidale, sociale e biologico

Il progetto riunisce la Caritas e l’associazione Liberi Dentro del carcere di Saluzzo Un orto solidale, sociale e biologico

Un orto solidale, completamente biologico, per produrre ortaggi puliti e prendersi cura di un campo lasciato alle sterpaglie fino a qualche mese fa. Il progetto della Caritas Savigliano, in collaborazione con l’associazione Liberi Dentro del carcere di Saluzzo, è strettamente legato all’iniziativa di cohousing strutturata sulla ex casa del custode del cimitero e riesce a supportare sia “Insieme per donare” (circa 30% del raccolto) che l’Emporio Solidale (70%). «L’orto, fino a qualche anno fa, era di proprietà di un contadino che in seguito ha smesso di prendersene cura e hanno inevitabilmente preso piede erbacce e piccoli arbusti. Nel periodo della costituzione del cohousing abbiamo quindi pensato di recuperare questo spazio, riportandolo alla destinazione originale - raccontano i volontari -. Siamo partiti dalla serra e dal piccolo bosco di kiwi, ma da quest’anno siamo riusciti ad aprire questa convenzione con il Comune per dare vita all’orto così come lo si può vedere oggi». Al momento sono state piantate patate (circa 800 kg di raccolto sperato), cipolle (100 kg), zucchine (200) e pomodori (150), a cui vanno aggiunti alcuni “esperimenti” quali le zone dedicate ai meloni, alle angurie e ai fagiolini nani. A gestire le operazioni sono state individuate delle figure appassionate in materia, i “saggi”, che di stagione in stagione si confrontano con i contadini per decidere cosa, come e quando seminare.

Associazioni  Attualità  Venerdì 12 Luglio 2024 9:00 Savigliano  


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