CAVALLERMAGGIORE - Ottanta anni fa, il 27 settembre
1944, Cavallermaggiore
subì uno dei
più cruenti bombardamenti della
zona legati alla seconda guerra
mondiale. A essere presa di mira
fu la stazione ferroviaria cittadina
con un attacco aereo portato
dagli angloamericani.
La mattina di quell’orribile
giorno, dove la morte venne dal
cielo, poco dopo le 8, una squadriglia
di aerei alleati, calandosi
in picchiata verso Cavallermaggiore,
cominciò a mitragliare la
stazione, a quell’ora frequentata
da moltissima gente, tra cui molti
sfollati provenienti da grandi città.
Le bombe, circa una quindicina,
colpirono l’edificio, i binari,
il treno in partenza per Bra e soprattutto
un rifugio paraschegge,
nel quale si erano rifugiate parecchie
persone. Quel riparo,
centrato in pieno dalle bombe,
finì per essere una drammatica
trappola mortale dove molti cittadini
a causa dell’esplosioni perirono.
Il risultato finale di quell’incursione
aerea su un obiettivo
civile importante come lo snodo
ferroviario fu atroce: 35 morti accertati,
di cui 32 identificati.
Una scena terribile si presentò
agli occhi dei primi soccorritori
con rottami sparsi dappertutto
sul terreno, vasti crateri
profondi e larghi 3 metri, la garitta
alla destra della stazione distrutta
e poi il terrapieno posto vicino
all’area del primo caricatore a
sud del fabbricato della stazione
ridotto a un cumulo di macerie.
Le bombe, una picchiò sul quarto
binario e generando una certa
pressione d’aria colpì il sottopassaggio;
due finirono nel prato
oltre la ferrovia, dove c’era una
cascina abitata.
Lo strazio maggiore furono i
corpi dilaniati delle persone, praticamente
irriconoscibili in quell’apocalittico
scenario di morte.
Per il paese che aveva già
conosciuto tra il 1944 e il 1945,
ben 20 raid aerei, con 49 morti e
tanti feriti, il 27 settembre fu un
triste giorno di lutto.
Attualità Martedì 8 Ottobre 2024 17:00 Cavallermaggiore