MARENE - La famiglia come pilastro,
la passione per il calcio
come motore e la lontananza
da casa come scuola di vita.
Lorenzo Piras, giovane portiere
classe 2006, sta costruendo
il suo percorso con tenacia
e determinazione.
Originario di Marene, ha esordito
nelle giovanili del suo paese
prima di vivere esperienze significative
con la Juventus e il
Bra. Oggi difende i pali del Varese
Calcio, squadra di serie D,
e continua a guardare al futuro
con ambizione, migliorandosi
giorno dopo giorno: con umiltà,
impegno e una forte motivazione,
sta scrivendo il suo futuro, un
passo alla volta.
Lorenzo, descrivici il tuo cammino dalle giovanili della Juve fino al tuo arrivo al Varese. Quali sono stati i momenti chiave? «È stato un percorso di grande crescita, soprattutto umana. Entrare nella Juventus da bambino, a meno di 10 anni, è stata un’esperienza unica. Mi ha formato sia come persona che come calciatore, regalandomi momenti indimenticabili e sfide emozionanti contro squadre di altissimo livello. E poi, da tifoso juventino, è stato un sogno indossare quei colori. Il mio obiettivo resta quello di tornare, un giorno, a vestire quella maglia. Successivamente, il passaggio al Bra è stato manna dal cielo: mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con un ambiente completamente nuovo: il calcio “dei grandi”. Inizialmente ero intimorito ma è stata un’esperienza fondamentale che rifarei mille volte. Ora, con il Varese, ho affrontato un’altra grande sfida: vivere lontano da casa per la prima volta. È un’esperienza che mi sta insegnando molto, e sono fiero della scelta fatta».
L'intervista prosegue sul Corriere di questa settimana
Attualità Giovedì 16 Gennaio 2025 17:00 Marene