CAVALLERMAGGIORE - Tra meno di un mese (12 ottobre) don Giuseppe Brunato, dopo 28 anni di ministero parrocchiale a Cavallermaggiore, dov’era arrivato proveniente da Settimo Torinese nell’ottobre del 1997, lascerà il suo incarico per raggiunti limiti di età. Mentre fervono i preparativi per l’ingresso del neo parroco don Marco Fogliotti, classe 1983, nichelinese, alla sua prima esperienza come titolare anche della parrocchia di Monasterolo di Savigliano, abbiamo chiacchierato con don Beppe sul suo prossimo addio, anche se in fondo si tratta di un cambiamento che non lo allontana da Cavallermaggiore nè dalle sue funzioni di sacerdote.
La pensione è un momento di svolta della vita, meno responsabilità sul fronte occupazionale, meno impegni e più tempo libero. Questo vale anche per un prete, anche se in fondo lei continuerà a celebrare funzioni e messe? «Diciamo di sì, perché lo desideravo proprio. La differenza sostanziale sono le responsabilità amministrative della parrocchia che passano nelle mani del successore. L’aspetto importante è comunque un altro, legato al fatto che a Cavallermaggiore arriverà ancora un parroco, cosa che non era del tutto scontata».
Religione Domenica 21 Settembre 2025 17:00 Cavallermaggiore