Della farmacia dove lavorava non restano che macerie. La casa soltanto un ricordo. Giovedì scorso, l’ultima tragica notizia: un nipote è morto sotto le bombe. Aveva soltanto sedici anni. Majdi Mahdi, 58 anni, è un farmacista palestinese. Oggi vive a Genola, insieme alla moglie e agli otto figli che – attraverso il Progetto Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) – si sono trasferiti in Italia per fuggire dalla guerra. Sabato era in piazza Santa Rosa per portare la propria testimonianza. Un anno fa, quando l’assedio nella striscia di Gaza è diventato insostenibile, ha deciso di scappare. Prima al Cairo, poi a Cuneo. «È disumano quello che sta accadendo – ha raccontato –: milioni di persone senza cibo, senza acqua, ridotti alla fame da un esercito che occupa illegalmente il nostro territorio. Non è una guerra perché non ci sono due eserciti, ma un vero e proprio assedio. Quello che ha fatto la Global Sumud Flottilia l’avrebbero dovuto fare gli Stati: sono rimasti a guardare senza prendere una decisione, ma il sostegno della gente ci dà speranza. Qualcosa deve cambiare».
Attualità Domenica 12 Ottobre 2025 13:00 Savigliano