RACCONIGI - Chiude, dopo oltre settant’anni di storia, l’antica Merceria Gribaudo di via San Giovanni, tra le botteghe più longeve e simbolo di un’epoca in cui il commercio di vicinato era il cuore pulsante del paese. L’impresa prese le mosse nel 1951 grazie ai coniugi Antonio Gribaudo e Agnese Maero, che rilevarono il locale – piccolo, ma completo di tutto il necessario per i lavori di cucito – da “Tota” Gastaudo. Un angolo era riservato al banco del calzolaio, utile per arrotondare le entrate. La figlia Margherita cominciò ad aiutare in negozio da adolescente e continuò a farlo anche dopo il matrimonio con Gian Piero Ambrassa, ex dipendente Fiat, che nel 1982 si unì a lei nella gestione. Intanto, il punto vendita crebbe e ampliò la sua offerta, introducendo nuovi articoli accanto alla merceria tradizionale. A quel tempo, a Racconigi si contavano almeno un centinaio di sarte professioniste, ma il cucito si praticava un po’ in ogni casa. Tutto veniva riparato, dalle maglie ai pantaloni, prima con ago e filo, poi con le macchine da cucire. Gli abiti non si cambiavano, semmai si rinnovavano: si giravano i colletti alle camicie, si rammendavano le calze e ricamavano i corredi nuziali tra pizzi e merletti di ogni genere. E nessuno pensava di andare altrove per gli acquisti: non c’erano centri commerciali né la facilità di spostamento di oggi.
Attualità Sabato 18 Ottobre 2025 17:00 Racconigi