Pettorale 29.744, tempo di 3:54:03, posizione finale 16.942° (su 59.133 iscritti), 687° classificato tra i 2.567 italiani in gara. Sono questi i principali numeri che descrivono la performance di Flavio Capello, il corridore caramagnese che lo scorso 2 novembre ha corso la sua prima maratona di New York. Ventisette anni, professione osteopata in uno studio di Bra, racconta il suo amore per la corsa che parte da lontano (ma neanche troppo), iniziato come passatempo ma diventato quasi una ragione di vita. «La passione per la corsa è nata nel 2015, ma la spinta decisiva è arrivata dopo il lockdown del 2020; quel periodo buio di isolamento mi ha fatto capire quanto la corsa fosse importante per me, non solo come hobby ma come senso di libertà». Tanti allenamenti, tanti sacrifici e duro lavoro, per preparare il fisico a prove sempre più impegnative.
Dalle corsie dell’ospedale di Verduno a New York per realizzare un sogno: correre la maratona più famosa al mondo. Ce l’ha fatta e oggi sfoggia con orgoglio la medaglia da finisher, la racconigese Sara Alberti, classe 1995, infermiera, residente a Bra da alcuni anni. Con il pettorale 63588, ha completato i 42,195 chilometri del percorso in poco più di 5 ore (5:06:52). La competizione di domenica 2 novembre ha attraversato alcuni dei punti più iconici della città, dal Verrazzano-Narrows Bridge, passando per Brooklyn, Queens e Bronx, per arrivare al cuore di Manhattan e a Central Park. «È stata la mia prima esperienza di questo genere, un desiderio che coltivavo da tempo - racconta Sara -. Mi sono avvicinata alla corsa dopo il periodo del Covid, iniziando con le mezze maratone. Un anno e mezzo fa, con l’aiuto del mio fidanzato Marco, ci siamo iscritti alla lotteria per la maratona virtuale di New York del 2024. Alla fine sono stata sorteggiata, ottenendo così la possibilità di affrontare la prova nella Grande Mela l’anno successivo».
Giovedì 13 Novembre 2025 10:00 Savigliano