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Crescono i contagi, esercito a supporto

Due tensostrutture allestite vicino al Pronto Soccorso per i pazienti a bassa intensità Crescono i contagi, esercito a supporto

È lunedì, fuori dal blocco di Medicina d’Urgenza del Santissima Annunziata. Gli alpini della Brigata Taurinense sono impegnati nell’allestimento delle due tensostrutture a supporto dell’ospedale quando arriva a sirene spiegate l’ennesima ambulanza. Quattro sono già in attesa fuori dal Pronto Soccorso, dove la situazione è sempre più difficile. Da venerdì scorso, l’esercito si sta occupando di predisporre una sorta di ospedale da campo in grado di ospitare una quindicina di pazienti a “bassa intensità”, cioè che non necessitano di strumentazione per la respirazione artificiale. Come spiegato dai sanitari, qui verranno dislocate le persone sospettate di aver contratto il virus, ma ancora in attesa di tampone. Persone che, letteralmente, non si sa più dove sistemare altrove. «La rete sanitaria del territorio ci ha segnalato la necessità di intervenire ospedale per ospedale per potenziare, in prossimità stessa della struttura, la capacità di accogliere pazienti, in particolare a bassa e media intensità di cura - ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. Per questo grazie al supporto dell’Esercito e della Protezione Civile stiamo intervenendo con strutture modulabili, che consentono non solo di essere nelle immediate vicinanze dell’ospedale qualora il quadro clinico del paziente dovesse aggravarsi, ma anche una migliore e più semplice gestione logistica del personale sanitario». Al momento di andare in stampa (martedì), tuttavia, dei moduli esterni c’è soltanto l’involucro: ancora non sono stati posizionati letti, barelle e tutto il materiale necessario per assistere i pazienti. Oltre a questo, resta grande l’incognita sul personale: con sempre più medici in isolamento per aver contratto il virus e reparti al minimo della funzionalità, chi si occuperà dei nuovi pazienti che arriveranno al Santissima Annunziata? Dalla Regione fanno sapere di aver attivato speciali bandi di recultamento, ma intanto - a Torino - scoppia la polemica in piazza per la mancanza d’infermieri e personale sanitario. Tutto questo mentre Savigliano registra 270 positivi (dati aggiornati a martedì, portale Regione), di cui 6 persone ricoverate, due in rianimazione, sei decessi dall’inizio della seconda ondata e 21 guariti. E mentre si fa sempre più concerta l’ipotesi di un secondo lockdown.

Attualità  Cronaca  Sanità  Mercoledì 4 Novembre 2020 10:14 Savigliano  


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