Aveva provocato scalpore la notizia che Giulio Ambroggio, sindaco di Savigliano, da lunedì 9 novembre avrebbe chiuso i cimiteri per evitare assembramenti. Sui social alcuni cittadini si erano lamentati affermando di aver appena cambiato, complice la ricorrenza del 1° Novembre, i fiori sulle tombe dei propri defunti. Così il sindaco ha chiesto agli Alpini di Savigliano, Borgo Pieve e Levaldigi di occuparsi dei tre camposanti. La prima innaffiatura si è avuta giovedì pomeriggio a Levaldigi dove gli alpini della frazione hanno bagnato i fiori, operazione ripetuta anche il giorno successivo a San Salvatore. Sabato pomeriggio, il gruppo Savigliano si è recato nel cimitero cittadino dove si è occupato delle piante. Un’operazione che si ripeterà la prossima settimana con l’intervento degli Alpini di Borgo Pieve. Carretto e annaffiatoi alla mano, cappello alpino e mascherina d’ordinanza, dalle 14 i volontari hanno iniziato il lavoro lungo i viali e le tombe di famiglia del cimitero, per poi proseguire ai colombari. Centinaia di vasi, migliaia di litri d'acqua e un paziente lavoro durato tutto il pomeriggio. «Lo facciamo volentieri – spiegano dal gruppo di Svigliano –, con un po' di volontariato offriamo un servizio a tanti cittadini che oggi non possono entrare nel cimitero». «Desidero ringraziare gli alpini, che senza esitazione hanno offerto la loro disponibilità contribuendo a risolvere uno dei tanti problemi provocati dall'emergenza sanitaria del Covid-19», ha aggiunto il sindaco Giulio Ambroggio.
Associazioni Attualità Giovedì 19 Novembre 2020 9:56 Savigliano