SAVIGLIANO - Michele Viale è stato nominato
direttore generale del gruppo
Alstom Italia, dopo l’acquisizione
da parte della multinazionale
francese del ramo transport di
Bombardier, formalmente conclusa
il mese scorso.
A lui (confermato anche presidente
e amministratore delegato
di Alstom Ferroviaria) spetta il
compito di guidare il processo
d’integrazione tra le due aziende.
«Con questa acquisizione, Alstom
entra in una nuova era, in cui diventerà
leader mondiale nella
mobilità sostenibile e intelligente.
Con dieci siti e oltre 3.500 dipendenti
in Italia, Alstom diventerà
sempre più italiana per dimensioni
e distribuzione dell’offerta.
Le due società sono complementari
sia geograficamente,
sia come linee di prodotti e grazie
a competenze solide e diversificate
potranno dar vita a sinergie
e aprire la strada allo sviluppo di
soluzioni tecnologiche per la mobilità
del futuro», ha detto Viale,
in una nota stampa.
Intanto, nei giorni scorsi, i
sindacati hanno incontrato a Vado
Ligure (la fabbrica ligure ex Bombardier)
il management di Alstom
Italia.
«Questo deve essere il
primo di una serie di incontro
utili per sciogliere alcuni nodi
fondamentali, a partire dall'individuazione
di una missione industriale
chiara per il sito di Vado,
in grado di dare prospettive produttive
ed occupazionali stabili
– spiegano i sindacati –. Da molti
anni i lavoratori stanno vivendo
una situazione d’incertezza che
questa operazione industriale
deve, dal nostro punto di vista,
assolutamente allontanare anche
sfruttando nuove potenzialità logistiche.
Altre domande poste,
come il futuro delle attività legate
all’alta velocità (la produzione di
42 casse per 21 treni Zefiro1000
destinati al mercato spagnolo è
stata confermata), la collocazione
del nuovo Gruppo Alstom nel
mercato europeo e le logiche industriali
legate alla famiglia di
prodotto, troveranno risposta nelle
prossime settimane e nei prossimi
mesi».
Sempre in questi giorni, sono
stati pubblicati i risultati dello
scorso anno di Bombardier Transport:
il fatturato dell’azienda è
in calo del 5% (circa 7,4 miliardi
di dollari nel 2020 contro gli 8,2
miliardi del 2019), causato in larga
parte dalla pandemia Covid
e dalla chiusura degli stabilimenti
nella prima metà dell’anno. Complessivamente,
in tutto il mondo,
gli ordini Bombardier sono diminuiti.
In Europa, contratti per treni
regionali e interurbani in Germania,
Francia e Italia, con alcuni
commesse per Repubblica Ceca
e Ungheria e treni metropolitani
per Turchia e Grecia.
Attualità Martedì 2 Marzo 2021 9:00 Savigliano