SAVIGLIANO - Quando un nostro giovane,
magari promettente neo laureato,
va a lavorare all’estero (pandemia
permettendo) ce ne dispiacciamo
e parliamo subito di fuga di cervelli
e di come il nostro Paese
non sappia trattenere i suoi figli
migliori.
Abbiamo voluto, però, provare
a dare un’occhiata a parti
invertite e abbiamo scoperto che
in molti casi siamo noi a beneficiare
delle fughe da altri paesi.
Vere “risorse” che, fuor di metafora
sovranista, portano del valore
aggiunto alla nostra economia e
alla vivibilità dei nostri paesi.
Abbiamo così incontrato una
deliziosa famiglia argentina da
poco arrivata a Savigliano: papà
Aldo, mamma Evelin e i due piccoli
Julieta (9 anni) e Jeremias
(11 anni).
«Io ed Evelin ci siamo conosciuti
che lei era giovanissima –
racconta Aldo con un meraviglioso
accento spagnolo ma con
un italiano già di buon livello –
ad una festa di fine scuola, nel
1997, ed effettivamente all’inizio
è stata dura.
Ma ci amavamo, e
lo abbiamo dimostrato con la costanza
ed io frenando un po’ il
mio spirito da “vagabondo” per
poter stare con lei. Dopo la scuola
ho iniziato a lavorare, lei ha fatto
l’insegnante e poi… ci siamo anche
lasciati. Ma nel 2006 volevo
fare un giro nel sud dell’Argentina:
per il suo compleanno le ho chiesto
di accompagnarmi ed è stata
la nostra… luna di miele! Lei
aveva una bella casa, io una casettina
piccola, ma è venuta lo
stesso ad abitare da me!».
Approfondimento Martedì 30 Marzo 2021 9:00 Savigliano