All’inizio di questa quaresima, in occasione della celebrazione delle Ceneri, per la seconda volta abbiamo potuto incontrare in presenza nelle nostre chiese i ragazzi e le ragazze del catechismo: è stato bello potersi trovare di nuovo insieme, leggendo dietro le mascherine il sorriso di tutti, catechisti, genitori e ragazzi… anche di quelli che nell’era pre-covid non partecipavano tanto volentieri.
Tra le tante idee per prepararsi alla Pasqua, aiutati dal Vangelo della 5ª domenica di quaresima (Gv12,20-33), una è stata quella di dare ai ragazzi un vasetto con della terra e dei semi di grano da piantare, ricordando l’usanza di portare al “sepolcro” nella Settimana Santa dei vasetti con l’erba novella: è collegata al versetto 24: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. Con l’immagine di questo seme che deve marcire, Gesù anticipava il significato della Sua morte e sepoltura in vista della Risurrezione.
Chissà se ricordate la lettera di Pasqua che lo scorso anno avevamo lasciato nelle nostre chiese “vuote” … ricordate l’immagine di Gesù che scende agli inferi per “tirar su” i peccatori? Una antica omelia (vedi l’Ufficio delle Letture del Sabato santo, nella Liturgia delle Ore), immaginando quella “discesa” benedetta, prova a raccontare così le parole del Risorto ad Adamo, il primo che gli andò incontro: «Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno.
Risorgi dai morti. Io
sono la vita dei morti. ...Per te io, tuo Dio, mi
sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho
rivestito la tua natura di servo. Per te, io che
sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla
terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho
condiviso la debolezza umana, ma poi son
diventato libero tra i morti… Sorgi, allontaniamoci
di qui. Il nemico ti fece uscire dalla
terra del paradiso. Io invece non ti rimetto
più in quel giardino, ma ti colloco sul trono
celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta
simbolica della vita, ma io, che sono la vita,
ti comunico quello che sono».
Un bellissimo messaggio! Ormai con la
Pasqua la vita di ogni persona è legata per
sempre con quella di Gesù Risorto, il Vivente,
e non solo la vita dei cristiani venuti dopo di
Lui ma di tutti gli uomini e le donne di tutti i
tempi e di tutti i luoghi. Ce lo dice ancora
meglio la Lumen Gentiun (la Costituzione
Dogmatica sulla Chiesa, del Concilio Vaticano
II) al n° 23: “Tutti gli uomini sono chiamati all’unione
con Cristo, che è la luce del mondo;
da Lui veniamo, per Lui viviamo, a Lui siamo
diretti”.
Questo è vero in forza della Sua Risurrezione
che tra poco celebreremo con gioia.
Un’immagine che ha mostrato questo in
modo potente è stata la recente visita del
Papa in Iraq, soprattutto la messa celebrata
in mezzo alle macerie delle chiese devastate
dall’Isis ed il suo invito al perdono ed al dialogo.
Questo significa che tutti gli aspetti della
nostra vita quotidiana, davvero tutti, non solo
quelli legati alla fede e non solo le nostre
gioie ma anche le nostre fatiche e dolori,
sono intrecciati con Gesù stesso e sono preziosi
per Lui.
Allora non possiamo pensare che ci abbia
dimenticato proprio ora, in questo tempo di
pandemia, ma piuttosto crediamo che tutto
quello che di bello e buono siamo riusciti a
vivere nonostante tutto in questi 12 mesi
non va sprecato; crediamo che niente e nessuno
va perduto, neppure le nostre sofferenze
e nemmeno chi è morto, ma che tutto e tutti
siamo un tesoro prezioso nelle mani del Risorto!
Anche a nome di don Paolo, vi auguriamo
di cuore che questa Pasqua possa donare
davvero a tutti forza e slancio per continuare
a camminare insieme a Lui da fratelli e
sorelle in questo tempo ancora così impegnativo
, ma illuminato dalla Sua Risurrezione!
Santa Pasqua!
Don Mauro Gaino
Attualità Religione Domenica 4 Aprile 2021 9:00 Savigliano