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Studenti in classe fino alla 1ª media

Dopo le vacanze torna la didattica in presenza Studenti in classe fino alla 1ª media

Terminate le vacanze di Pasqua, gli studenti delle elementari e di prima media torneranno sui banchi di scuola. In classe anche i piccoli della scuola dell’infanzia, e anche gli asili nidi e baby-parking potranno riprende l’attività. A meno di cambiamenti dell’ultimo minuto, anche in “zona rossa” tornerà la didattica in presenza, così come ha annunciato il premier Mario Draghi nel corso di una recente conferenza stampa. Così come accaduto nei mesi scorsi, quando nonostante il livello massimo di restrizioni (zona rossa), qualche studente ha continuato a frequentare gli istituti, così dovrebbe ripetersi nei prossimi giorni. Lezioni in presenza fino alla prima media, dalla seconda didattica a distanza. L’idea, maturata dal ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, è di sottoporre a tamponi periodici studenti e professori per monitorare l’andamento dei contagi nelle scuole. Ma è stato lo stesso primo ministro Draghi a frenare su quest’opzione.
«In alcuni casi - ha detto - sarà possibile effettuare il test ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo». Una parziale vittoria per i movimenti spontanei nati nelle scorse settimane per chiedere la riapertura delle scuole, che hanno organizzato una serie di manifestazioni di protesta in giro per l’Italia.

«Gli studenti, e le loro famiglie, stanno ancora una volta pagando un prezzo altissimo, sia in termini di istruzione negata, sia per il danno psicologico e sociale causato dall’uso prolungato della Didattica a Distanza e dell’obbligo innaturale all’isolamento - scrivono in una nota - . Pur apprezzando l’attenzione rivolta dal Governo ai temi sollevati con la nostre manifestazioni, non tollereremo in ogni caso che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile né che la Dad venga adottata come “soluzione” di lungo termine al problema della pandemia mentre altri Paesi europei si attivano per difendere l’istruzione in presenza ». La gestione della scuola è demandata alla Regioni, che possono decidere se inasprire ulteriormente - a seconda della diffusione dell’epidemia - le restrizioni. ll Piemonte, che già l’aveva fatto in passato, questa volta sembrerebbe intenzionato invece ad adeguarsi alle indicazioni a livello nazionale.

Scuola  Martedì 6 Aprile 2021 9:00 Savigliano  


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