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La Giornata dell’Amianto

Oggi, 28 aprile si ricordano i morti per colpa dell’asbestosi La Giornata dell’Amianto

Riceviamo e pubblichiamo
Il 28 aprile è la giornata per ricordare la più grande battaglia di civiltà in materia di diritto alla tutela della salute, tutela dell’ambiente per un lavoro in sicurezza che dagli anni 60/90 hanno visto protagonisti i lavoratori del settore industriale di produzione del materiale rotabile e amianto che con il loro sacrificio e la loro lotta hanno fatto approvare la legge 257/92 che ha reso illegale la produzione e l’uso dell’amianto in Italia. A Savigliano l’amianto continua a mietere vittime che inconsapevoli della loro esposizione alla fibra killer hanno lavorato nello stabilimento più grande d’Italia come produttore di materiale ferroviario. Sono molte le vittime che ancora giovani sono state colpite dal mesotelioma pleurico e altre che, dopo aver lavorato per pochi anni e non avendo mai più avuto contatto con l’amianto, sono deceduti per aver respirato quelle fibrille senza averlo usato materialmente.

Quanti morti nella Fiat Ferroviaria di Savigliano “Città del Pendolino” e quanti ancora nei prossimi anni? Quanto valeva la vita di un operaio costretto a lavorare in un ambiente che lo ha avvelenato per un salario appena sufficiente a garantire il sostentamento della sua famiglia? Ambienti inadatti e scarso rispetto per i lavoratori sono le piaghe di cui molti operai di Fiat Ferroviaria sono stati inermi vittime. Vittime che se ne vanno nel silenzio di chi non osa parlarne come se morire di amianto fosse una colpa, sui manifesti che ne annunciano la morte non si osa scrivere “deceduto per aver respirato l'amianto” come se la dipartita dai propri cari cagionato dall'amianto fosse una conseguenza naturale. Sono questi i compagni di lavoro che in questo 28 aprile vogliamo ricordare con gli altri che, anche loro respirando l’amianto, sono stati colpiti dal carcinoma polmonare e nelle statistiche sono il doppio del mesoteliomi la gran parte disattesi come malattia professionale dall’Inail perchè vengono attribuiti al fumo delle sigarette.

Puniti perché nella loro vita hanno fumato e morti per l’amianto ai quali viene negata la giustizia: le famiglie non vanno in tribunale per chiedere il riconoscimento della malattia professionale perchè perdono la causa e sono costrette a pagare. Questa settimana abbiamo contattato il Ministero della Salute informando che la Sorveglianza Sanitaria agli ex esposti (legge dal 2018) in Piemonte non viene attuata: le persone che potrebbero essere salvate dal carcinoma polmonare quando si presentano dal loro medico se non sorvegliati è quasi sempre troppo tardi. Come Associazione Italiana Contro l'Amianto (Aica) e come ex esposti affermiamo che il 28 aprile sarà la giornata per ricordare le vittime dell'amianto di Fiat Ferroviaria (circa 100 dal ‘60 al 2021) ma anche tutte le vittime che nel mondo lo scavano e quelle che ancora nelle fabbriche lo usano. Nel mondo 100mila vittime, in Italia 4mila. Gli ex esposti in Piemonte sono 15mila senza Sorveglianza Sanitaria. Chi ci governa pensa ad altro. A ricordo delle vittime a Savigliano sarà eretto un monumento.

Armando Vanotto, presidente Aica

Attualità  Mercoledì 28 Aprile 2021 13:00 Savigliano  


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