SAVIGLIANO - Il contesto è
completamente differente rispetto
a quando s’iniziò a parlare dell’operazione
per agevolare l’ingresso
di nuovi soci di minoranza.
Probabilmente in pochi potevano
immaginare che, da lì a qualche
tempo, la banca sarebbe rimasta
una delle poche realmente territoriali
della Granda.
Dopo la fusione Ubi-Intesa e
il riassetto del credito cooperativo,
per la Banca Crs si aprono nuovi
spazi che il consiglio d’amministrazione
- recentemente riconfermato
quasi in blocco - ha l’ambizione
di occupare.
«Ci sono
nuove opportunità che ci permettono
di parlare non solo di
resistenza, ma di crescita», ha
detto il presidente Francesco
Osella, lasciando intendere di
voler intercettare quella clientela
rimasta delusa dai recenti stravolgimenti
sul mercato bancario.
In quest’ottica, l’aumento di
capitale che arriverà con l’ingresso
di Compagnia San Paolo,
Fondazione Crt e Fondazione
Crc è fondamentale per dar ancor
più peso alle manovre d’attacco.
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Approfondimento Attualità Mercoledì 5 Maggio 2021 8:53 Savigliano