RACCONIGI - C’è preoccupazione tra i residenti,
soprattutto per chi abita
nei dintorni, in merito al nuovo
palo di oltre 30 metri che da
alcuni giorni si nota alle porte
del paese, in località Brunotta.
Il traliccio è stato montato
come supporto per l’antenna del
ripetitore della compagnia telefonica
Iliad all’interno di un terreno
privato, a circa due metri da
un’abitazione.
«Di certo tutti abbiamo un
po’ di timore per la salute nel
vedere arrivare nuovi ripetitori,
però è anche vero che oggi non
si vive più se non si è connessi
con il mondo - dicono sia il sindaco
Valerio Oderda che il consigliere
Giuseppe Bonetto -. In
ogni caso il Comune non ha
voce in capitolo, essendo la cosa
frutto di un accordo tra privato e
compagnia telefonica. L’importante
è che sia in regola per l’Arpa
».
Loredana Lattuca, referente
stampa dell’Arpa, Agenzia
Regionale per la
prevenzione ambientale
di Torino,
conferma il parere
favorevole
sull’impatto
habitat esterno
ottenuto
dal dispositivo
dopo la verifica
a cura dell’ente.
In merito alle
installazioni di ripetitori
telefonici vicino
alle abitazioni, la
normativa di riferimento è
il decreto Gasparri del 2002, che
ha concesso maggiori libertà al
loro posizionamento, considerandoli
opere di urbanizzazione
primaria e trattandoli come strade,
fogne, illuminazione pubblica.
Il decreto aveva, inoltre, inizialmente
stabilito che la distanza
minima dei ripetitori dalle abitazioni
dovesse essere di almeno
70 metri, regola che oggi non
sussiste più.
Visto però che la comunità
scientifica non è certa delle conseguenze
dell’inquinamento da
elettromagnetismo sull’uomo,
consiglia cautela e suggerisce
di evitare l’installazione di ripetitori
vicino a ospedali, scuole e asili.
«Ho chiesto alla compagnia
di rispettare tutte le regole
del caso, è un
palo che fornisce
un servizio aggiuntivo
al paese,
serve una
zona non ancora
coperta
dai segnali
della telefonia
- spiega il proprietario
del
terreno, Valerio
Bellonio -. La posizione
scelta è
strategica perché il segnale
che riceve il palo dal
centro paese non impatta con
gli alberi del parco del castello e
viene inviato nelle zone della frazione
Migliabruna».
A Racconigi, dal sito dell’Arpa,
risultano al momento attivi altri
sette ripetitori: uno in via Principe
Amedeo, due in strada Tagliata
(vicino alla centrale e accanto al
cimitero), uno in via Fiume, uno
in via Prato dei Cornetti e uno
sopra ai grandi Magazzini.
Il dato importante è che Racconigi
è considerata per ora
un’area con livelli di esposizione
a impatto molto basso.
Attualità Martedì 11 Maggio 2021 17:00 Racconigi