Il mondo della scuola ha
seguito con apprensione le
nuove regole per l’esame
di maturità che hanno tenuto
i maturandi fino all’ultimo
con il fiato sospeso. Poi finalmente
un po’ di chiarezza sul
lavoro personale dell’elaborato
su cui dovevano ruotare i collegamenti
con le varie materie.
Quest’anno sono sei i maturi
monasterolesi, li abbiamo incontrati
per farci raccontare questa
loro esperienza, inevitabilmente
condizionata dal periodo di pandemia,
e per conoscere i loro
progetti per il futuro.
Alice Molinatto: «Ho frequentato
il Liceo Classico con
successo e, se dovessi tornare
indietro, rifarei la stessa scuola.
La maturità è stata un’esperienza
emozionante. Mi hanno dato la
possibilità di parlare di tutte le
iniziative realizzate negli ultimi
tre anni. Così ho spiegato dei
corsi di orientamento, del teatro,
del volontariato come alternanza
scuola e lavoro: nei ricoveri facevo
il clown per restituire un
sorriso a quegli anziani che a
loro volta avevano fatto divertire
così tanto i nipotini. L’esame è
stato un colloquio molto amichevole,
volto a cogliere la trasversalità
della nostra preparazione
a livello umano più che nozionistico.
“La scuola forma i cittadini”
amavano dire spesso i miei professori.
Infatti abbiamo imparato
a vedere con occhio critico le
varie materie e l’educazione civica
di ognuna. È stato molto
bello scoprire l’attualità degli studi
classici che, pur basandosi su
lingue morte, al loro interno hanno
uno spirito di grandissima attualità,
più profondo a livello umano.
“Da grande” vorrei fare qualcosa
che mi renda utile al prossimo:
in una società in cui prevalgono
l’egoismo e l’indifferenza, il pensiero
di fare qualcosa per gli altri
mi rende felice, come lo sono
quando dono il sangue per la
guarigione di qualche ammalato».
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Scuola Sabato 17 Luglio 2021 17:00 Monasterolo