SAVIGLIANO - A confermare il cambio di strategia rispetto a quella indicata dall’allora direttore generale dell’Asl Francesco Magni, è l’ultima richiesta inviata al Ministero della Salute per accedere ai finanziamenti del recovery plan per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle strutture sanitarie. Tra i cantieri definiti prioritari dalla Regione non c’è traccia del Santissima Annunziata, che – com’è stato più volte ripetuto in questi anni – necessiterebbe urgentemente di essere messo a norma. Segno che, come ha sottolineato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, riqualificare l’ospedale è anti-economico: molto meglio costruire da zero una nuova struttura, moderna, efficiente e accessibile. Struttura che, secondo le stime, dovrebbe costare attorno ai 195 milioni di euro. Intanto il Piemonte ne ha chiesti a Roma quasi 140 per sistemare gli ospedali più datati (due cantieri nel cuneese, a Ceva e al Carle di Cuneo), adeguandoli alle normative anti-sismiche. «Attendiamo il riscontro del Ministero – ha dichiarato Icardi – per procedere celermente con i primi interventi; in totale saranno oltre 50 i cantieri di adeguamento che intendiamo attivare prossimamente ».
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Sanità Venerdì 27 Agosto 2021 9:00 Savigliano