Lo scorso 17 agosto Gualtiero
Alladio si è dimesso dalla carica
di presidente dell’associazione
“Per il recupero dell’ex-ospedale
neuropsichiatrico”. «Una decisione
che ho preso per motivi
personali e che ho concretizzato
in un periodo tranquillo per dare
modo all'associazione di riorganizzarsi
», spiega Alladio che, ad
aprile, aveva preso il posto di
Giuseppe Ghiberti, dimissionario
dopo sei anni. Insieme a lui l’associazione
era composta dal vice
presidente Francesco Sanvitto e
dai consiglieri Luciano Crivello,
Mario Leopizzi e, appunto, Giuseppe
Ghiberti. Un Comitato nato
nel 2016, con durata illimitata
nel tempo e senza scopo di lucro,
con sede in via Priotti, creato in
collaborazione con Italia Nostra
e con il fine di rilanciare il neuro
e cercare soluzioni alla sua destinazione.
Nel 2018 il Comitato
divenne un’associazione culturale
e di promozione sociale, denominata
“Per il recupero dell’exospedale
neuropsichiatrico” al
fine di difendere il territorio in
tutte le sue parti.
«A noi e a me in primis dispiace
tantissimo per la decisione
di Gualtiero, una notizia arrivata
inattesa che ci ha lasciati stupiti.
Spero che i motivi non siano
così gravi e mi auguro che trovi
la serenità - dice il vice presidente
Sanvitto -. Ad oggi siamo alla ricerca
di un nuovo presidente,
preferibilmente giovane, poiché
l‘idea del gruppo era ed è quella
di coinvolgere anche i giovani in
questa nostra battaglia».
L’ingresso di forze nuove è
quello che auspica con tutto il
cuore anche l’ex presidente dell’associazione
Ghiberti, che aggiunge:
«Nonostante io sia davvero
dispiaciuto della decisione
presa da Gualtiero, una persona
con grinta, voglia, capacità, molto
nota in paese, non voglio che il
gruppo abbandoni il lavoro di
questi sei anni, sarebbe opportuno
rilanciare le nostre idee su
basi nuove con l’ingresso di giovani.
Io mi sono dimesso perché
con questa Amministrazione non
era possibile lavorare.
Lasciando
il posto a un altro speravo che le
cose potessero cambiare, ma
purtroppo così non è stato. Se
all’inizio la Giunta sembrava interessata
alla nostra proposta
del recupero dell’ex complesso
manicomiale e dell’ospedale civile
poi, con il passare del tempo
la cosa non si è rivelata tale,
anzi si continua a dimenticare
che un’area di tali dimensioni
che blocca il paese è una cosa
a cui mettere mano, che ci sono
leggi che non permettono l’abbattimento
del neuro e, soprattutto
del Chiarugi, per cui è necessario
intervenire sulla questione
invece di fare finta di appoggiarci.
Mi auguro che la prossima
Amministrazione sia più attenta
e più sensibile a questa
realtà con cui Racconigi deve
fare i conti».
Attualità Martedì 7 Settembre 2021 13:00 Racconigi