Corriere di Savigliano
  • Home
  • Rubriche
    • Antichi mestieri e santi patroni
    • Il Comune pose..
    • Monaci e monasteri a Savigliano
    • Primo Piano
    • Tra i campi e i prati una chiesetta
  • Argomenti
    • Agricoltura
    • Approfondimento
    • Associazioni
    • Attualità
    • Comunicazione Regione
    • Cronaca
    • Cultura
    • Eventi
    • Politica
    • Religione
    • Sanità
    • Scuola
    • Spettacoli
    • Viabilità
  • Paesi
    • Caramagna
    • Cavallerleone
    • Cavallermaggiore
    • Faule
    • Marene
    • Monasterolo
    • Moretta
    • Murello
    • Polonghera
    • Racconigi
    • Ruffia
    • Savigliano
    • Scarnafigi
    • Sommariva
    • Torre San Giorgio
    • Villanova
  • Sport
    • Atletica
    • Basket
    • Bocce
    • Boxe
    • Calcio
    • Calcio a 5
    • Postumi da weekend
    • Tennis
    • Volley
  • Contatti
  • Abbonati
  • Accedi
    • Login
    • Registrati

San Rocco, appello del comitato

I volontari chiedono aiuto per non perdere la tradizione della festa San Rocco, appello del comitato

RACCONIGI - Per il secondo anno, la chiesa di San Rocco rimane chiusa. Il Covid ha infatti penalizzato ulteriormente gli appuntamenti del piccolo borgo per una festa che negli anni è andata calando di tono, forse per il caldo, forse per la concomitanza con il periodo centrale di agosto, forse per la scomparsa di molti affezionati. Dopo 25 anni, oggi, il Comitato, ridotto numericamente e con poco sostegno, si trova in difficoltà. È sempre stata una chiesetta molto frequentata quella di San Roco, una piccola struttura annessa al complesso manicomiale usata, un tempo, per i funerali dei pazienti dell’ex neuro. Una chiesa che anni fa si riempiva di cittadini, sia dentro che fuori, in occasione delle varie messe a cui prendevano puntualmente parte anche le suore del paese.
Le funzioni venivano celebrate in occasione della Pasqua, del Natale, della festa dei defunti e della ricorrenza del Santo quando, dal 13 al 16 agosto, insieme alle funzioni religiose si organizzavano giochi per i bambini, cena sotto le stelle, balli e musica.
«Purtroppo nel corso degli anni la presenza alle funzioni e alla parte mondana è andata calando. Da 50 bambini presenti ai giochi siamo passati a 7, così dal 2013 questo spazio è stato sospeso. L’anno successivo stessa sorte è toccata alla cena in piazza e dal 2019 abbiamo organizzato solo più il triduo e la messa del giorno 16 - racconta la volontaria Marisa Ballari -, idem si può dire per le offerte. Questa è una parte del paese dove non ci sono negozi, per cui tutto è sostenuto dai borghigiani. In più, manca il ricambio generazionale nel direttivo e noi, pochi rimasti, non siamo più giovincelli. Quest’anno tantissimi cittadini ci hanno chiesto di organizzare la festa sulla pista di piazza Piacenza, ma i documenti da fare sono tanti, le spese da sostenere anche, così con grande dispiacere abbiamo rinunciato ». Il comitato fondatore di San Rocco nasce nel 1995 grazie a Renato Mondino, con i primi nove soci: il presidente, Giovanni Crivelli, il vice, Pipino Carlo, i consiglieri Lorenzo Racca, Bernardina Mina, Mario Audero, Francesco Sales, Ottavia Perlo e Marisa Ballari.
Oggi sono rimasti Franco Sales nel ruolo di consigliere e Marisa Ballari come tesoriera, insieme al presidente Vincenzo Gentile, il vice Rino Visentin e Michelangelo Perlo, Margherita Bonardi, Gabriella Garroni, Beppe Olivero e Sebastiano Facciolo. Un gruppo di volontari nato con lo scopo di prendersi cura della chiesetta di San Rocco da anni trascurata e che, grazie anche all’aiuto dei borghigiani, l’ha rimessa a nuovo, con lavori di restauro e pulizia. Impianti, tinte, tetti, pavimenti, arredi, affreschi e riscaldamento, tanti sono gli interventi fatti negli anni, ma oggi, a causa dell’umidità portata soprattutto dalla vicinanza della bealera e della foresta del Neuro, la piccola struttura avrebbe nuovamente bisogno di una sistemata. «Quest’anno, in occasione della festa, abbiamo acceso le luci per dare un segno di presenza. Grosse cose non possiamo farle, sia per l’età, sia per la parte economica che non è rosea - conclude Marisa -; il nostro gruppo è ridotto a un lumicino e la pandemia non ci ha favorito. Al momento abbiamo un anno davanti, speriamo che arrivi qualcuno a darci una mano, che la situazione sanitaria migliori e che don Maurilio possa darci la possibilità di aprire la chiesa per le messe, come si faceva un tempo ».

Attualità  Domenica 10 Ottobre 2021 17:00 Savigliano  


Altre news su Savigliano

Più comfort nei Pronto Soccorso


Cresce la rete tra i negozi di vicinato


Flamenco in piazza


Mal di testa, quando deve preoccupare


Polo scolastico nei registri della Regione



 IN EDICOLA

[ Tutte le Prime Pagine ]


Le Rubriche del Corriere

 Primo Piano
 Monaci e monasteri a Savigliano
 Antichi mestieri e santi patroni
 Tra i campi e i prati una chiesetta
 Il Comune pose..
Corriere di Savigliano e dintorni
Tutti i diritti riservati | CorSav Soc. Coop - P.Iva 04062750049
Powered by Fabio Mattis - Strategie Digitali