Corriere di Savigliano
  • Home
  • Rubriche
    • Antichi mestieri e santi patroni
    • Il Comune pose..
    • Monaci e monasteri a Savigliano
    • Tra i campi e i prati una chiesetta
  • Argomenti
    • Agricoltura
    • Approfondimento
    • Associazioni
    • Attualità
    • Comunicazione Regione
    • Cronaca
    • Cultura
    • Eventi
    • Politica
    • Religione
    • Sanità
    • Scuola
    • Spettacoli
    • Viabilità
  • Paesi
    • Caramagna
    • Cavallerleone
    • Cavallermaggiore
    • Faule
    • Marene
    • Monasterolo
    • Moretta
    • Murello
    • Polonghera
    • Racconigi
    • Ruffia
    • Savigliano
    • Scarnafigi
    • Sommariva
    • Torre San Giorgio
    • Villanova
  • Sport
    • Atletica
    • Basket
    • Bocce
    • Boxe
    • Calcio
    • Calcio a 5
    • Postumi da weekend
    • Tennis
    • Volley
  • Contatti
  • Abbonati
  • Accedi
    • Login
    • Registrati

«Grazie Antonello»

La ministra rimarca la paternità della misura «Grazie Antonello»

SAVIGLIANO - La proposta d’istituire un reddito di libertà, per favorire percorsi di autonomia delle donne vittime di violenza in condizione di vulnerabilità economica o povertà, era stata avanzata per la prima volta nella sala del Consiglio di Savigliano. A proporre un sostegno economico alle donne che decidono di denunciare il proprio compagno e riappropriarsi della libertà era stato il capogruppo pentastellato Antonello Portera, che - già nei mesi scorsi - aveva visto quest’idea trasformarsi in legge. Ma oggi, con la pubblicazione delle linee guida dell’Inps per aiutare le richiedenti ad accedere alla misura di sostegno (per un massimo di 400 euro al mese) l’iniziativa torna d’attualità. Tanto da convincere l’attuale ministra per la Gioventù, la monregalese Fabiana Dadone, a pubblicare sui suoi canali ufficiali un ringraziamento pubblico all’avvocato saviglianese, che nel 2018 aveva per primo sollevato il problema e proposto una soluzione.
«Nel 2018 l’avvocato Antonello Portera, consigliere comunale 5 stelle di Savigliano, aveva portato all’attenzione della sottoscritta un’idea semplice ma che racchiude l’essenza di un movimento politico che ha a cuore i più fragili: dare il reddito di cittadinanza alle donne vittime di violenza domestica. Un modo per dar loro coraggio di denunciare e iniziare una nuova vita», scrive la ministra, ripercorrendo poi l’iter della legge e chiudendo con un ringraziamento a «una delle tante persone che ci sostengono ogni giorno e sostengono gli ultimi in questo Paese». Un atto giusto e doveroso nei confronti del “papà” dell’iniziativa ma che, in un momento in cui s’iniziano a scoprire le carte in vista delle prossime elezioni amministrative saviglianesi, potrebbe anche essere interpretato come la volontà - da parte del Movimento 5 Stelle - di rimarcare l’appartenenza politica di Portera. Tanto più che in città, e non da oggi, si parla dell’avvocato come uno tra i più corteggiati dai movimenti civici per dar vita a una grande coalizione slegata dai partiti e con a capo, proprio come candidato sindaco, il capogruppo pentastellato

Politica  Giovedì 18 Novembre 2021 9:00 Savigliano  


Altre news su Savigliano

All together, ancora soldout


I progetti degli aspiranti sindaco


Assunzioni e bonus energia


Un Trash carpet al Parco Graneris


A teatro per aiutare le case di riposo



 IN EDICOLA

[ Tutte le Prime Pagine ]


Le Rubriche del Corriere

 Antichi mestieri e santi patroni
 Monaci e monasteri a Savigliano
 Il Comune pose..
 Tra i campi e i prati una chiesetta
Corriere di Savigliano e dintorni
Tutti i diritti riservati | Multimedia Sas - P.Iva 02454860046
Powered by Fabio Mattis - Strategie Digitali