SAVIGLIANO - Dopo mesi di stanze vuote
(anche a causa del Covid), fino al
31 gennaio, le sale di Palazzo
Muratori Cravetta saranno occupate
dalla mostra allestita in occasione
del bicentenario dei moti
insurrezionali che sconquassarono
il Piemonte nel 1821.
Ma, stando a una delibera pubblicata
sul sito web del municipio,
pare che lo storico palazzo – per
anni interessato dai cantieri – stia
finalmente diventando quello spazio
espositivo che s’ipotizzava tempo
fa: da marzo a maggio, i locali dovrebbero
ospitare una retrospettiva
su Daniele Fissore, indimenticato
artista saviglianese, dal titolo “Passionalmente
distaccato”.
Del futuro di palazzo Cravetta
si parla da anni, da quando nel
2016 - dopo anni di lavori, oltre tre
milioni di euro d’investimento e lo
“schivato” fallimento di un’impresa
appaltatrice (che avrebbe bloccato
il progetto a metà) – Savigliano
riabbracciò questo bene anticamente
di proprietà dell’omonima
famiglia nobiliare (poi passato nelle
mani della Cassa di Risparmio
nell’Ottocento e negli Anni Sessanta
in quelle del Comune). La riapertura
coincise con l’inaugurazione della
mostra dell’artista saluzzese Piero
Bolla, cui seguirono un paio di
altre esposizioni. Intanto, al Comune
arrivarono altri 200 mila euro
per completare alcuni lavori (tra
cui il recupero della galleria), con
la promessa – fatta dal sindaco
Giulio Ambroggio – che le sale
non sarebbero rimaste vuote.
Attualità Lunedì 22 Novembre 2021 13:00 Savigliano