SAVIGLIANO - Dodici mesi fa di questi giorni,
erano un’ottantina gli ospiti delle
case di riposo saviglianesi positivi
al virus. Un’ondata di contagi
che, se aveva risparmiato le strutture
per anziani nella prima ondata,
si era abbattuta con tutta
la sua violenza alle porte dell’inverno,
quando sia la Residenza
Chianoc (Savigliano) sia la Fratelli
Ariaudo (Levaldigi) dovevano anche
affrontare l’emorragia di personale,
con infermieri e operatori
sanitari “precettati” dagli ospedali.
Una situazione drammatica, con un numero significativo di decessi. Oggi, con il 97% delle residenze assistenziali piemontesi “covid-free” (65 persone in isolamento su 34.500 ospiti, dati aggiornati a giovedì), si torna a respirare un’atmosfera di quasi normalità. La mortalità, secondo i dati regionali, si conferma ridotta dei due terzi rispetto al dicembre 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale.
LE TESTIMONIANZE DEI RESPONSABILI DELLE STRUTTURE SUL CORRIERE IN EDICOLA
Sanità Sabato 27 Novembre 2021 9:00 Savigliano