Sono tornati gli sguardi curiosi
dei passanti rivolti all’albero “dei
gufi” in piazza De Andrè. Questa
comitiva di Gufi comuni (Asio
otus), sparita da quasi un anno
a causa della potatura dell’enorme
salice che fungeva loro da
casa, ha deciso di ritornare ad
abitare questo posto abbastanza
insolito per dei rapaci notturni,
che normalmente preferiscono
luoghi lontani dai centri urbani.
Sono circa 17 esemplari, anche
se il numero varia ogni giorno.
Quest’area è stata probabilmente
scelta dai gufi come territorio
di caccia, per via delle numerose
prede che vivono nei
paraggi, essendo questo salice,
non troppo distante dai campi
e… dal cimitero. Uno scenario
che, per quanto “curioso”, può
essere una delle molte cause
per cui i gufi sono tornati a vivere
sul salice. Nei cimiteri vivono indisturbate
un sacco di creature
notturn come topolini di campagna
o il silvilago orientale (minilepre)
che, approfittando del buio
e della mancanza dell’uomo, entrano
all’interno delle recinzioni
in cerca di cibo come, appunto il
cimitero chepermette ai gufi di
cacciare molto più facilmente
che in un bosco, riuscendo così
a sostentarsi. Questa può essere
una delle cause che ha spinto il
re della notte a tornare nella sua
dimora anche se un po’ disturbato
dai botti di capodanno.
Agricoltura Attualità Venerdì 7 Gennaio 2022 13:00 Savigliano