SAVIGLIANO - Per una famiglia numerosa
questo è un periodo particolarmente
difficile. In questi due anni,
Anna Caldart e Andrea Isoardi,
genitori di quattro bambini in età
scolare (Matteo 11 anni, Filippo
8, e i gemelli Emma e Tommaso
di 6), si sono trovati a gestire la
pandemia e la positività di due
figli, restando in isolamento per
un mese esatto a dicembre dello
scorso anno.
Trenta giorni chiusi in casa,
festività comprese, che hanno
reso particolarmente complicate
le ultime settimane del 2021.
«Tutto è iniziato lunedì 7 dicembre
– spiega Anna –: alla
sera la scuola materna frequentata
dai gemelli ci ha segnalato
che tra i loro compagni c’era un
bimbo positivo e che Tommaso
ed Emma dovevano restare a
casa».
Qualche giorno dopo, il
13 dicembre, l’appuntamento per
il tampone: tutti negativi ad esclusione
di Tommaso. «E non volendo
chiuderlo da solo in una
stanza abbiamo deciso di isolarci
tutti».
Nonostante Anna e Andrea
fossero entrambi vaccinati con
green pass in scadenza a marzo,
a fine anno i protocolli erano diversi
da quelli attuali: nessuno
aveva ancora avuto la possibilità
di ricevere la dose booster.
Il tampone per poter tornare
“liberi” era previsto per il 25 dicembre,
ma l’esito ha certificato
la positività di Matteo, il figlio più
grande.
INTERVISTA COMPLETA SUL CORRIERE IN EDICOLA
Attualità Sabato 12 Febbraio 2022 9:00 Savigliano