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Caterina Quaglia: una Lady Chef al Festival

L'esperienza della cuoca saviglianese Caterina Quaglia: una Lady Chef al Festival

SAVIGLIANO - «Il primo commento? Dopo 10 giorni di sole e temperature primaverili sono tornata a Savigliano ed ho trovato ad attendermi... la nebbia!». Felice, stanca e meteorologicamente incupita, la Lady Chef saviglianese Caterina Quaglia torna da un’esperienza al Festival di Sanremo che l’ha soddisfatta in pieno e che l’ha ulteriormente fatta crescere come super appassionata tra i fornelli!
«Eravamo a Casa Sanremo - racconta -, divise in due turni. Il primo dalle 9 alle 15,30 e il secondo dalle 17 all’1 di notte e preparavamo, in media tra i 100 e i 200 pasti a volta, per 10 giorni per giornalisti, funzionari Rai, registi, autori, cameraman, autori... Un lavoro impegnativo ma non soffocante, soprattutto se uno è abituato ai ritmi spesso pazzeschi dei ristoranti. La cosa che mi è piaciuta di più è stato il lavorare in piena armonia con le altre componenti dello staff, un continuo scambio di esperienze, ricette, trucchi. E risate, tante, soprattutto perché eravano provenienti da tante regioni d’Italia. Addirittura ora devo mandare delle ricette piemontesi ad una rivista specializzata in food a Los Angeles! La cosa curiosa che pur essendo a pochi passi dall’Ariston il Festival... non lo abbiamo visto, se non in alcuni monitor. I cantanti erano talmente blindati in funzione anti-Covid che non potevano nemmeno avvicinarsi, a parte Matteo Romano, cuneese, che è venuto a trovarci ed è stato carinissimo. Un ragazzino educato, tenerissimo, sorridente, proprio un bell’incontro. Noi piemontesi siamo abituati al clima invernale della Liguria, ma le componenti dello staff di altre regioni sono state sorprese dalla mitezza e dalla bellezza di Sanremo, e si sono spinte a visitare Montecarlo, le ville sul mare e, anche, il casinò. Tornerei molto volentieri - conclude Caterina - perché è stata un’esperienza molto positiva che mi ha anche regalato una piccola notorietà!».

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