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«Vaccino in gravidanza, perché farlo»

Il dottor Franco Fioretto rassicura sulla sicurezza dell’inoculazione, specie nei casi a rischio «Vaccino in gravidanza, perché farlo»

Domenica, il centro vaccinale della Crusà Neira ha ospitato la prima delle due giornate ad accesso diretto (la prossima sarà domenica 6 marzo), dedicate alle future mamme. Due Open Day, promossi dalla Regione, per incoraggiare il vaccino tra le donne in dolce attesa e in fase di allattamento, offrendo consulenza e informazioni. La vaccinazione anti-Covid in gravidanza non è solamente possibile, ma fortemente consigliata da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Franco Fioretto, già direttore della Neuropsichiatria Infantile, oggi coordina il dipartimento interaziendale materno-infantile.
Dottor Fioretto, perché è consigliato alle donne in gravidanza vaccinarsi contro il Covid?
«La gestazione è una fase molto delicata della vita di una donna. Già prima della pandemia, alcune gravidanze erano considerate a rischio, tanto per la madre quanto per il nascituro. Come conferma una nutrita letteratura scientifica, contrarre il virus durante la gestazione può aumentare significativamente il rischio di complicanze. Proteggere se stesse e il bambino con un vaccino sicuro ed efficace è la scelta migliore».
Ritiene esista una certa “resistenza” da parte delle future mamme a sottoporsi alla vaccinazione?
«Meno che nei mesi scorsi. Capisco che, almeno in un primo periodo, c’è stato un attimo di smarrimento, quando non c’erano linee guida precise: essendo una malattia nuova, c’era bisogno di raccogliere dati e documentazione. Che ora ci sono e dimostrano in modo incontrovertibile che il vaccino è sicuro per la donna e per il feto e che l’infezione in gravidanza aumenta in modo significativo la probabilità di avere un parto a pre-termine o complicanze, come ipertensioni o eventi trombotici».
C’è un periodo della gravidanza in cui è consigliabile?
«La vaccinazione può essere effettuata sempre. Tuttavia, l’ISS indica soprattutto il secondo e il terzo trimestre, come momento ideale. Il vaccino può essere fatto anche dopo il parto, durante l’allattamento, che non deve essere interrotto. Anzi: è stato dimostrato che gli anticorpi prodotti dalla madre passano al bambino attraverso il latte, offrendo una barriera protettiva al piccolo che ha un sistema immunitario immaturo ».
Ci sono soggetti che, più di altri, dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione?
«Come indicato dall’ISS, le donne in gravidanza che rischiano maggiormente di contrarre l’infezione sono coloro che esercitano professioniste sanitarie. A loro, dunque, l’invito principale. Poi tutte quelle che presentano altri fattori di rischio (età superiore ai trent’anni, obesità, presenza di altre malattie)».
Cosa può dire alle donne ancora titubanti?
«Di approfittare della prossima occasione per venire al centro vaccinale e ricevere tutte le informazioni che desiderano. Ginecologi, ostetriche e personale del consultorio familiare saranno a disposizione delle future mamme anche solo per un confronto o un consiglio. Ci tengo a ringraziare tutti i colleghi che si sono messi a disposizione in questi Open Day, in particolare quelli della struttura diretta da Alessio Garetto (Savigliano) e dalla dottoressa Alessia Peroglio (Mondovì)».

Attualità  Sanità  Martedì 15 Febbraio 2022 9:00 Savigliano  


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