SAVIGLIANO - Soltanto alcune settimane fa
abbiamo scritto su queste pagine
delle tante difficoltà dei pendolari
che ogni giorno accedono alla
stazione di Savigliano. Contestualmente,
abbiamo raccontato
della petizione lanciata online
sulla piattaforma Change.org per
chiedere la riattivazione della linea
Saluzzo-Savigliano.
Ferma dal marzo 2020, in
coincidenza con l’inizio del lockdown,
la linea era stata riattivata
nel 2019 dopo che nel 2012 era
stata catalogata come un “ramo
secco”, nell’opera di razionalizzazione
delle tratte realizzata
dalla giunta guidata da Roberto
Cota.
La ripresa delle corse non
aveva però avuto l’effetto sperato
in quanto spesso le coincidenze
non risultavano adeguate per gli
orari degli studenti e il numero
dei convogli era ridotto.
Oggi, invece, torna a crescere
il numero delle persone che chiedono
la riattivazione della linea
(già 2.205 i firmatari della petizione):
restando “cronico” il problema
del trasporto su gomma,
con la provinciale tra Savigliano
e Saluzzo sempre più frequentata
e con l’asfalto danneggiato, la
riattivazione della linea ferroviaria
potrebbe contribuire all’alleggerimento
del traffico, riducendo il
numero di mezzi in circolazione
e il conseguente inquinamento
atmosferico.
Un’occasione da sfruttare resta
quella della Hydrogen Valley,
che vedrebbe Savigliano come
il polo di sviluppo principale del
treno a idrogeno all’interno dello
stabilimento Alstom: l’attuale linea,
infatti, non è elettrificata e i
convogli sono alimentati a diesel.
La riattivazione della linea
con i nuovi mezzi consentirebbe
un trasporto molto più “green”,
al fianco di un polo di sviluppo e
ricerca sulla nuova tecnologia.
Per realizzare il progetto,
però, è necessario l’intervento
della Regione Piemonte e dell’assessorato
ai Trasporti, tanto
che a metà febbraio per l’ottava
volta il Consiglio comunale di
Saluzzo ha approvato un ordine
del giorno per chiedere la riapertura
della linea ferroviaria.
Chissà che anche nelle prossime
sedute di Savigliano non si torni
a parlare del futuro della linea
ferroviaria che collega le due
città, per poi provare ad espandere
il progetto anche alla Cavallermaggiore-
Bra, anch’essa
ferma da marzo 2020.
Intanto, martedì mattina si è tenuta un’audizione
con la Commissione trasporti regionale
e i quattro sindaci delle
città interessate dalla riapertura
delle linee (Savigliano, Saluzzo,
Bra e Cavallermaggiore).
«La novità - spiega Davide
Sannazzaro - è che Saluzzo si è
detta disponibile ad accollarsi i
costi di realizzazione dello snodo
a Cavallermaggiore per unire le
due linee, così da rendere la
tratta molto più attrattiva per chi
dall’albese vuole raggiungere il
saluzzese. Ci auguriamo che
dopo tante parole ci siano finalmente
dei fatti».
Attualità Viabilità Martedì 8 Marzo 2022 9:00 Savigliano