La notte è stata rischiarata
da improvvisi bagliori, mentre i
vetri delle finestre tremavano.
Corsa giù dal letto, ha radunato
la sua vita in un sacchetto:
documenti, qualche vestito e
poco altro. Ha preso in braccio il
figlio più piccolo (3 anni), chiedendo
al maggiore (10 anni) di
seguirla senza fare domande.
Sono scesi in strada, dove altri
come loro avevano capito che
nulla sarebbe stato più come prima.
Grazie a un amico, che ha
messo a disposizione un’auto
(la sua era in riparazione dal
meccanico), ha percorso le strade
della città che intanto si stavano
riempiendo di carri armati. Ha
raggiunto la mamma, supplicandola
di unirsi a lei e fuggire da
quello che presto sarebbe diventato
un inferno.
La storia raccontata sul Corriere in edicola
Approfondimento Attualità Lunedì 11 Aprile 2022 9:00 Savigliano