CAVALLERMAGGIORE - Quando si attuano delle scelte come quella di sospendere la tratta ferroviaria tra Cavallermaggiore e Bra spesso emergono problemi inaspettati sul versante della viabilità (e non solo). Da parecchio tempo, i residenti di via Fiume, viale alberato che porta alla stazione ferroviaria di Cavallermaggiore, lamentano un caos continuo in quell’area. «Al di là del fatto che questi mezzi a volte invadono la carreggiata parcheggiando, – afferma Stelvio Pistone, che vive proprio in una casa che si affaccia sulla stazione –l’aspetto più inquietante è la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e dell’ambiente. Nonostante le sollecitazioni che a più riprese ho fatto agli autisti delle navette di spegnere il motore quando sostano davanti all’edificio ferroviario, da loro non ho trovato alcuna risposta». I cittadini sottolineano che si tratta di una situazione che dura dai 10 ai 25 minuti alla volta, con cadenza ogni 30/60 minuti: dalle 7 del mattino, quando i mezzi cominciano a circolare, fino alle 20 di sera. «Oltre all’inquinamento acustico, i motori dopo qualche minuto emettono quell’odore acre che fa lacrimare gli occhi e bruciare la gola, rendendo impossibile tenere le finestre aperte». Su questa delicata situazione che vede i pullman parcheggiati ai lati della strada con motore acceso e in viale Vittorio Veneto auto che sfrecciano a forte velocità, i cittadini attendono risposte dal Comune.
Attualità Giovedì 12 Ottobre 2023 11:00 Cavallermaggiore