Oggi non c’è nulla a riempire quello spazio che, da quasi vent’anni, occupava in pagina la vignetta che il nostro Paolo Roasio preparava ogni settimana. Con pochi tratti, inconfondibili, sapeva cogliere l’essenza delle notizie, trasformandole in un’arguta battuta corredata da immagini. Paolo non c’è più. È morto sabato pomeriggio nel corso di un’escursione scialpinistica oltreconfine, nella valle dell’Ubayette, quando con una comitiva di amici sportivi stava cercando di raggiungere la Tete de Fer, poco oltre il Colle della Maddalena. La neve l’ha tradito, facendolo precipitare per quasi 300 metri. A nulla sono valsi i tentativi dei compagni di gita e dei soccorritori francesi. Paolo, 52 anni, residente a Verzuolo, era un progettista all’Alstom di Savigliano. Nell’utlimo periodo si era occupato di disegnare le casse del treno a idrogeno. Al Corriere ci era arrivato quasi per caso, prima con una collaborazione sporadica, diventata poi costante e insostituibile. Un’anima mite, un amico schietto che ci mancherà e che mancherà ai lettori.
Attualità Mercoledì 7 Febbraio 2024 6:39 Savigliano