RACCONIGI - Se n’è andato a quasi 87 anni Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, cui Racconigi diede i natali. Una città che ora ne piange la scomparsa, soprattutto in virtù del legame che univa la sua famiglia al castello e al vicino santuario della Madonna delle Grazie - che custodisce alcune tombe e lapidi dei reali - dove è stata esposta a mezz’asta la bandiera italiana con lo stemma sabaudo, in segno di lutto. «Con Vittorio Emanuele intrattenevo un rapporto per lo più epistolare - racconta il rettore Gianfranco Troya, ultimo cappellano reale nominato da Umberto II -. Ma non ci siamo mai persi di vista. Ho avuto modo di incontrarlo diverse volte nell’arco di questi anni e a marzo scorso ci eravamo ritrovati ad Hautecombe, per la messa in occasione del quarantennale dalla scomparsa di Umberto II. Quando parlavamo, il riferimento nostalgico e commosso a Racconigi non mancava mai. D’altronde era uno dei suoi luoghi del cuore, tra i primi che visitò al rientro dall’esilio dei Savoia e avrebbe voluto ritornarci ancora una volta per una preghiera ai suoi antenati defunti. Il suo desiderio era lo stesso del padre, quello di essere sepolto nella Madonna delle Grazie. Una volontà che purtroppo non si concretizzò proprio a causa dell’esilio». La camera ardente viene allestita oggi venerdì 9 febbraio nella reggia di Venaria: all’arrivo del feretro monsignor Troya impartirà la benedizione alla presenza della famiglia reale e di tutte le sorelle del principe Vittorio Emanuele. Il funerale invece si terrà sabato 10 febbraio nel duomo di Torino.
Venerdì 9 Febbraio 2024 7:00 Racconigi