La quarta tappa
dell’Italian Open Water, il circuito
nazionale del gran fondo di
nuoto, la Formia-Gaeta (in provincia
di Latina), era quella che
Michele Gugliotta, ambassador
di Open Arms, temeva di più per
via della lunghezza: 7 km. Lui
l’ha completata con un tempo inferiore
a quello che si era prefissato
(intorno alle 2h e 15’):
2h11’30’’, 30° sulla sessantina
dei nuotatori cimentatisi nella
sfida più dura di una manifestazione
che, tra sabato 29 e domenica
30 giugno, aveva in
cartellone altre prove: il Miglio, la
3 km, la staffetta.
Particolarità di quest’altra
bellissima prestazione – bellissima
non solo sul piano meramente
agonistico, anche e
anzitutto per lo spirito allegro e
solidale con cui l’ha vissuta – è
di aver nuotato «naturale, niente
muta, solo il costumino. La temperatura
dell’acqua lo permetteva,
chiaramente questa scelta
ha reso maggiori le difficoltà».
Il percorso circumnavigava
la famosa “Montagna Spaccata”,
il rinomato promontorio roccioso
di Gaeta: «Una visione paesaggistica
stupenda. Al 5° km, dietro
la montagna, siamo entrati in un
tratto turbolento, mezzora di
mare mosso, agitato, che ha rallentato
il passo. Era logicamente
impensabile tenere l’1’42’’ sui
100 metri come nel lago di Molveno.
Tuttavia sono riuscito a
gestire bene questa fase, grazie
anche all’esperienza che mi sto
facendo. Sono contento, tanto
più che il livello gara era altissimo».
Attualità Domenica 7 Luglio 2024 17:00 Savigliano