Migliora la qualità dell’aria.
Lo dicono i dati dell’Arpa (Agenzia
Regionale per la Protezione Ambientale),
che ha recentemente pubblicato il bollettino
sullo stato di salute ambientale
del Piemonte riferito all’anno scorso.
Anno che è stato caratterizzato da
scarse precipitazioni (-9% rispetto alla
media storica) e da alternanza di eventi
estremi, ma che registra il più basso livello
di polveri sottili e concentramento
di PM10 di tutta la serie storica.
«In questi ultimi mesi - ha spiegato
il direttore di Arpa, Secondo Barbero -
la regione è colpita ripetutamente da
forti temporali e piogge abbondanti che
hanno portato nel primo semestre 2024
la pioggia che cade mediamente in 11
mesi, ribaltando la situazione idrologica
rispetto all’anno scorso che si era chiuso
con un deficit negativo del 9%. L'alternanza
è ancora più evidente se si confronta
con il 2022 (il secondo più caldo
e siccitoso di sempre) quale effetto del
riscaldamento globale e delle mutazioni
climatiche in atto».
POLVERI SOTTILI Le concentrazioni registrate dalle stazioni della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria sono state in media le più basse di tutta la serie storica di misura, sia per il particolato PM10 e PM2.5, sia per il biossido di azoto e tra le più basse per l’ozono. Il quadro meteorologico ha contribuito a tale riduzione delle concentrazioni degli inquinanti: in particolare i frequenti episodi di fohen (92 giorni, il numero più alto dall’anno 2000) e la ventilazione superiore alla media, il ridotto numero dei giorni con marcata inversione termica hanno creato condizioni sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti in atmosfera, nonostante nel 2023 si sia avuta un’anomalia pluviometrica negativa.
Approfondimento Attualità Martedì 30 Luglio 2024 17:00 Savigliano