RACCONIGI - Scoppiato in questi giorni un acceso dibattito sull’aumento
dei costi del servizio rifiuti svolto
dal Consorzio Sea, che gravano
sul bilancio di famiglie e attività
commerciali. Malgrado i rincari
fossero già stati preannunciati a
marzo scorso, molti hanno preso
coscienza della situazione solo
una volta ricevuto il bollettino di
pagamento.
«La determinazione delle tariffe
Tari dal 2020 viene fatta
sulla base della legge e delle regole
stabilite dall’Arera e non dipende
più dai singoli enti comunali
- scrive il sindaco Valerio
Oderda sui social -. Quest’anno
si registra un aumento medio, a
livello consortile, del 7%, per il
parziale recupero dell’inflazione
del 2022 e 2023. Sui singoli contribuenti
ciò si traduce in costi
differenziati perché entrano in
gioco altri fattori quali, ad esempio,
la ripartizione fra utenze domestiche
e non domestiche e la
diversa composizione dei nuclei
familiari, comportando rincari più
o meno significativi, ma mediamente
pari al 7%».
Sulla questione è presto intervenuta
l’opposizione che ha
affidato il suo pensiero a una
nota stampa, sottolineando che
il motivo delle bollette più salate
non solo è dovuto all’inflazione,
ma dipende da una corretta gestione
dei rifiuti e della raccolta
differenziata, la cui percentuale
negli ultimi sette anni è calata.
Attualità Mercoledì 4 Settembre 2024 17:00 Racconigi