La scelta della
Diocesi di Torino di comunicare
con largo anticipo l’intenzione di
dimezzare il numero di parroci a
Savigliano è forse dettata dalla
volontà di trovare, nei dodici mesi
che ci separano dall’addio, un
qualche punto d’incontro con le
comunità di fedeli. E anche per
dare tempo ai parrocchiani di digerire
l’amaro boccone.
Dopo la riunione con il vicario
del vescovo, è arrivata l’ufficialità:
dal prossimo autunno, in città
resterà un solo sacerdote. Non
si sa se sarà uno dei due già in
servizio (don Paolo Perolini e
don Mauro Gaino) oppure se si
opterà per un volto nuovo. Certo
è che, dopo la riduzione da tre a
due parroci nel 2018 (seguita a
quella precedente di nove anni
prima), la scelta di lasciare a un
solo sacerdote la gestione di tutte
le parrocchie saviglianesi non è
inaspettata.
«È inevitabile», spiegano in
una lettera diffusa nelle chiese
nel fine settimana i due sacerdoti,
mettendo in luce il calo delle vocazioni,
l’età media avanzata tra
i sacerdoti e la necessità di un
maggior impegno di personale
laico all’interno delle attività parrocchiali.
Attualità Religione Mercoledì 25 Settembre 2024 8:33 Savigliano